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Emergenza sbarchi, Di Maio: “L’Europa si doti di una lista dei Paesi sicuri come ha fatto l’Italia”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con il commissario Ue per l’allargamento e le politiche di vicinato Olivér Várhelyi. Per gestire gli arrivi di migranti il titolare della Farnesina ha chiesto all’Ue di dotarsi di una lista di Paesi sicuri “come fatto anche dall’Italia”,
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con il commissario Ue per l'allargamento e le politiche di vicinato Olivér Várhelyi. Al centro dei colloqui la situazione migratoria e i recenti sbarchi in Italia dalla Tunisia, che si sono intensificati nelle ultime settimane. Varhelyi ha ribadito massimo supporto all'azione del governo italiano.

Di Maio ha chiesto che anche l'Ue si doti di una lista di Paesi sicuri "come fatto anche dall'Italia", al fine di "velocizzare la cooperazione europea in materia migratoria". L'obiettivo è responsabilizzare tutta l'Ue anche sul fronte dei rimpatri, perché, ha ribadito Di Maio a Varhelyi, "il nostro confine meridionale è un confine europeo".  Lo scorso 31 luglio Di Maio aveva chiesto di sospendere i fondi per la cooperazione alla Tunisia, in attesa di risposte sugli sbarchi dalle autorità tunisine.

Anche il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ritiene che l'Europa non deve lasciare da sola l'Italia ad affrontare la sfida dell'immigrazione e la presidenza di turno tedesca dell'Unione europea è impegnata per una soluzione comune. Lo ha dichiarato sul suo profilo Twitter. Il capo della diplomazia tedesca ha osservato che il coronavirus sta avendo un impatto sui flussi migratori, "in particolare l'Italia è stata sorpresa da un aumento dei migranti in arrivo dalla Tunisia nelle ultime settimane".

"Non dobbiamo lasciare da sola l'Italia nell'affrontare questa situazione", ha dichiarato Maas ammettendo che è stato fatto questo errore in passato "e non possiamo tollerare che venga ripetuto". "È decisivo che cooperiamo anche con i paesi d'origine (dei flussi migratori) – ha aggiunto Maas – Dobbiamo quindi intraprendere sforzi congiunti come Unione europea faccia a faccia con la Tunisia per assicurare che, anche durante la pandemia del Covid-19, le persone abbiano prospettive migliori rispetto ad un viaggio pericoloso nel Mediterraneo".

Sull'ondata di sbarchi dalla Tunisia è intervenuto oggi anche il presidente del Consiglio Conte: "Stiamo collaborando con le autorità tunisine: è quella la strada. Io stesso ho scritto una lettera al presidente tunisino e sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera. Dobbiamo contrastare i traffici, dobbiamo contrastare l'incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimenti questi traffici illeciti".

"Dobbiamo continuare in questa direzione – ha aggiunto – dobbiamo intensificare i rimpatri. Abbiamo fatto una riunione con i ministri competenti con cui siamo ancora in quotidiano contatto, con di Maio, con la ministra Lamorgese, il ministro Guerini, la Ministra de Micheli, stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare. In questo momento di fase acuta – ha concluso – non possiamo permetterci che la comunità nazionale corra ulteriori pericoli".

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