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Elezioni amministrative 2023

Ballottaggio elezioni Massa 2023: data, candidati sindaco e come si vota

Nei giorni 28 e 29 maggio si vota a Massa per il secondo turno delle elezioni amministrative, per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale: seggi aperti domenica dalle 7 alle 23 e poi di nuovo lunedì dalle 7 alle 15.
A cura di Annalisa Cangemi
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I cittadini di Massa (Toscana) sono chiamati alle urne per il secondo turno delle elezioni amministrative, per votare il nuovo primo cittadino e rinnovare il consiglio comunale. Nella città toscana per il ballottaggio si vota domenica 28 e lunedì 29 maggio: i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e poi ancora lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede. Trattandosi di un centro con oltre 15mila abitanti (ne ha circa 70mila abitanti), visto che nessuno dei candidati in corsa per la poltrona di sindaco ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti al primo turno, è stato necessario il ballottaggio: la sfida sarà il sindaco uscente della Lega, Francesco Persiani, avanti al 35,4% (11.872 preferenze), sostenuto anche da Forza Italia, ma non da FdI, e il candidato del centrosinistra Enzo Romolo Ricci che ha avuto il 29,9% (10.037 voti).

Erano in tutto 8 i candidati a sindaco a Massa: oltre Francesco Persiani e ad Enzo Romolo Ricci, correvano Marco Guidi (il candidato di Fdi), Daniela Bennati (M5s), Cesare Maria Ragaglini, Andrea Barotti, Marco Lenzoni, Guido Mussi. L'affluenza al primo turno è stata del 60,3%.

Quando si vota per il ballottaggio a Massa 2023, date e orari

Dopo il primo turno, che si è svolto bei giorni di domenica 14 e lunedì 15 maggio, a Massa si vota per il ballottaggio domenica 28 e lunedì 29: urne aperte dalle ore 7 alle ore 23 della domenica, e dalle ore 7 alle ore 15 del lunedì.

I nomi dei candidati al ballottaggio e le liste

I primi due candidati che si sfideranno al ballottaggio sono:

  • Francesco Persiani (35,4%)
  • Enzo Romolo Ricci (29,9%)

A Massa il centrodestra non si è presentato unito. Il sindaco uscente, Francesco Persiani (Lega), è stato sfiduciato all'inizio di marzo. Il primo cittadino, che era stato eletto nel 2018 con una lista civica sostenuta da una coalizione di centrodestra, si è ripresentato appoggiato da Lega e FI e con Fratelli d'Italia contro. Lo sostengono in tutto 4 liste: Forza Italia, Lega, Civici Apuani, Francesco Persiani Sindaco.

Il partito di Giorgia Meloni ha puntato invece su Marco Guidi, sostenuto anche da Noi Moderati, Nuovo Psi, Marco Guidi Sindaco, Massa Futura: è arrivato al terzo posto, con il 20% dei voti, quindi fuori dal ballottaggio.

Per il centrosinistra invece c'è Romolo Enzo Ricci, segretario comunale del Pd, sostenuto da 5 liste: Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Per Massa dalla parte del cuore, Evangelisti per Massa, Massa è un’altra Cosa. A Massa il Terzo Polo si è spaccato: pur senza il proprio simbolo, Azione ha appoggiato Persiani, Italia viva invece Ricci.

Il M5s invece ha sostenuto Daniela Bennati (5,4%), appoggiata anche Unione Popolare. In corsa c'erano anche l'ex consigliere comunale Andrea Barotti (1,7%), sostenuto dalla lista Andrea Barotti Sindaco; l'infermiere e sindacalista Marco Lenzoni (1,7%), che correva con Massa Insorge; l'avvocato Guido Mussi (1,2%), candidato sindaco del Partito Repubblicano Italiano; l'ex ambasciatore Cesare Maria Ragaglini (4,5%), sostenuto dalla lista Cesare Ragaglini Sindaco.

Come si vota al ballottaggio

Massa è un comune con più di 15mila abitanti, pertanto per eleggere il primo cittadino al primo turno era necessario ottenere almeno la maggioranza assoluta (il 50% più uno dei voti validi). Ma nessuno degli otto candidati ha raggiunto questa soglia, per cui domenica 28 e lunedì 29 maggio si andrà al ballottaggio tra i due candidati più votati.

Ogni candidato aveva la possibilità di presentarsi sostenuto da una o più liste. Per i candidati ammessi al turno di ballottaggio valgono i collegamenti con le liste per l'elezione del Consiglio dichiarati al primo turno. Era però consentito dalla legge, entro sette giorni dalla prima votazione, il collegamento ( il cosiddetto apparentamento) con ulteriori liste rispetto a quelle del primo turno.

Vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi. In caso di parità, vince il candidato collegato alla lista o al gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito complessivamente la maggiore percentuale di voti. In caso di ulteriore parità, è proclamato primo cittadino il più anziano fra i due contendenti.

Nella scheda preparata per il ballottaggio si trova il nome e il cognome dei candidati, riportati in un apposito rettangolo sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Il cittadino deve esprimere il proprio voto tracciando un segno sul rettangolo in cui è indicato il nome del candidato scelto.

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