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Elezioni Calabria, Mario Occhiuto si ritira dalla corsa, dopo l’appello all’unità di Berlusconi

Dopo la lettera di Silvio Berlusconi, rivolta ai due fratelli Occhiuto, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha annunciato che non correrà per le regionali in Calabria: “La mia corsa finisce qui – ha annunciato con un post su Facebook – Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l’ennesima sollecitazione del presidente Berlusconi, ho deciso di farmi da parte”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si fa sempre più complicata la corsa del centrodestra per le elezioni regionali in Calabria. Mario Occhiuto ritira la propria candidatura alla presidenza della Regione Calabria accogliendo l'invito che gli era stato rivolto dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: "Sono abituato a costruire, non a distruggere", ha scritto su Facebook il sindaco azzurro di Cosenza, che lo scorso 20 dicembre aveva annunciato di volersi candidare a governatore, sebbene il centrodestra avesse già designato Jole Santelli, come candidato.

La decisione di Forza Italia è stata vista da Occhiuto come un "tradimento": Santelli è stata infatti il vicesindaco e assessore alla cultura, e per più di due anni aveva lavorato con lui fianco a fianco. Prima di essere candidata, aveva detto Occhiuto in un lungo post amareggiato, non si era preoccupata di avvisarlo. Ma c'è di più: secondo il primo cittadino di Cosenza il suo partito si è mostrato anche in quest'occasione troppo debole con la Lega, cedendole il diritto di scelta. Occhiuto aveva deciso in un primo momento di correre lo stesso, appoggiato da tre liste. Poi, con una lettera pubblicata ieri, il suo leader Silvio Berlusconi gli ha chiesto di rinunciare, per evitare di spaccare ulteriormente il centrodestra nella Regione, dopo il veto posto dal Carroccio su di lui e sul fratello Roberto Occhiuto, vicepresidente dei deputati di Forza Italia: "Caro Mario, caro Roberto, in un momento così delicato e decisivo per il futuro della Calabria, con importanti ripercussioni anche a livello nazionale, sento il dovere di fare appello alla Vostra passione civile, all'amore disinteressato per la Vostra terra che avete tante volte dimostrato, alla coerenza di un percorso politico che non può essere messa in discussione".

"La mia corsa solitaria sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca. Ho condotto una dura battaglia e sono stato sconfitto. Questa è la verità", ha scritto oggi Mario Occhiuto nel suo post su Facebook rivolto ai "calabresi carissimi", motivando il suo passo indietro.

"La mia corsa finisce qui – ha annunciato – Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l'ennesima sollecitazione del presidente Berlusconi, ho deciso di farmi da parte. Silvio Berlusconi è una persona a me cara che ho sempre stimato e ammirato e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato. D'altronde, non ci sono le condizioni per portare avanti da soli il progetto di cambiamento della Regione Calabria che avevamo in mente, con la speranza di una vittoria elettorale. Infatti l'attuale sistema elettorale prevede (solo in Calabria) il voto congiunto tra il candidato Presidente e i consiglieri. Con tale sistema avremmo potuto ottenere un ottimo risultato, ma, avendo contro tutti, non la vittoria. Il mio unico fine, credetemi, era quello di portare avanti una ‘missione': cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli. Oramai non sarebbe stato possibile raggiungere questo obiettivo ma avrei provocato probabili conseguenze negative per tanti amici che mi avrebbero comunque seguito. Ringrazio di cuore tutti coloro i quali hanno creduto in me e nel progetto che avevamo messo in piedi. E mi scuso con quelli tra di loro che erano convinti della necessità di proseguire e con i tantissimi cittadini che mi scrivono ogni giorno incitandomi ad andare avanti. Io ce l'ho messa tutta fino all'ultimo giorno. Non mi dimenticherò del loro affetto e della loro vicinanza. Chi tra di loro aspira a candidarsi a consigliere regionale troverà posto, con maggiori probabilità di riuscita, nelle liste del centrodestra unito".

"Non ho chiesto in cambio – ha sottolineato ancora Mario Occhiuto – incarichi per me stesso e non rivestirò alcun ruolo nell'ente regione. Ho proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l'accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l'avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale sul sito da noi proposto. Noi restiamo una forza culturale attiva sul territorio. E io, se Dio vorrà, continuerò a svolgere il ruolo di sindaco di Cosenza dedicandomi ancora di più alla città e poi, tra poco più di un anno, completerò il mio mandato e il mio impegno politico a favore della comunità. Grazie di cuore a tutti".

Secondo il fratello del sindaco, Roberto Occhiuto, questa vicenda è "triste perché il mio partito, Forza Italia, è stato costretto a subire il diktat di un alleato che non conosce il territorio e impone le sue decisioni sfruttando vicende ed equilibri che con la nostra realtà c'entrano poco o nulla. Tuttavia, anni di militanza nel centrodestra e il desiderio di non rompere un'unità che può assicurare alla nostra regione un'alternativa concreta alla sinistra, hanno prevalso in me su tutto il resto. Ecco, oggi abbiamo perso e non sarebbe giusto o onesto affermare il contrario, ma si può ritornare a vincere soltanto se si ha l'umiltà e il coraggio di accettare la sconfitta in attesa della prossima vittoria". 

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