E’ morto Giovanni Berlinguer: mercoledì i funerali dell’ex deputato
Nato a Sassari il 9 luglio del 1924, Giovanni Berlinguer – fratello di Enrico – è deceduto a Roma nella notte tra il 5 ed il 6 aprile 2015 all'età di 90 anni. Dalle 18 alle 20 di oggi e dalle 8 alle 20 di domani sarà allestita la camera ardente nella sala della Protomoteca del Campidoglio. Alle 10 di mercoledì 8 aprile si terranno i funerali presso il teatro della facoltà di lettere della Sapienza. Come il fratello, infatti, anche Giovanni Berlinguer intraprese la carriera politica, venendo eletto deputato della Camera nel 1972, nel 1976 e nel 1979 nelle liste del Partito Comunista Italiano, di cui fu membro del Comitato centrale dal 1956 fino allo scioglimento. Lo stesso anno – e fino al 1969 – fu nominato Consigliere provinciale di Roma. Nel 1983 e nel 1987 ottenne un seggio come senatore rispettivamente ad Iglesias e in Toscana. Nel 1983 e fino al 1985 fu Consigliere del Comune di Roma.
Dopo la Svolta della Bolognina del 1991 – ed il conseguente scioglimento del Pci – Berlinguer aderì e fu membro della direzione sia nel PDS che nei DS. Candidatosi nel 2001 come segretario dei DS, Berlinguer si vede superato da Piero Fassino, esponente di una corrente più centrista rispetto a quella espressa dal politico sardo. Diversi anni dopo, nel 2007, a seguito del processo di dissoluzione dei DS che avrebbe portato poi al Partito Democratico, Berlinguer aderisce a Sinistra Democratica di Fabio Mussi. Dal 2004 al 2009 Giovanni Berlinguer è stato deputato del Parlamento europeo nel Partito Socialista Europeo.
Medico e docente, Giovanni Berlinguer ha contribuito con diversi libri alla cultura scientifica e al dibattito sulla sanità italiana. E' stato professore onorario della Universidad Autonoma de Santo Domingo (1992), Doctor honoris causa della Université de Montréal (1996) e dell'Università di Brasilia (1996); professore emerito dell'Università di Roma (2002). Ha ricoperto incarichi di rilievo nel Comitato nazionale di bioetica (vicepresidente nel 1992-1995 e presidente nel 1999), è stato membro del Consiglio sanitario nazionale (1994-1996), dell'International Bioethics Committee dell'UNESCO (2001-2007) e della Commission on the Social Determinants of Health dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (2005-2008). Nel 2001 ha ricevuto la Medaglia come Benemerito della Scienza e della Cultura Italiana dalla Presidenza della Repubblica italiana.