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Durata del Green pass, Costa: “Ragionevole riportare la validità a nove mesi “

Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “ad oggi non c’è sul tavolo il tema della modifica dei criteri per ottenere il Green pass ma è ragionevole pensare di riportarne la validità a nove mesi a fronte delle evidenze scientifiche”.
A cura di Ida Artiaco
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"Ad oggi non c'è sul tavolo il tema della modifica dei criteri per ottenere il Green pass". Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenendo a SkyTg24 sulle decisioni da prendere su cui sta discutendo il Governo per fermare la quarta ondata della pandemia di Covid-19 e salvare il Natale. Costa ha anche aggiunto che "le due decisioni che credo potranno essere assunte la prossima settimana saranno di prevedere l'obbligatorietà della terza dose per le categorie per cui è già previsto l'obbligo vaccinale, poi c'è il tema della riduzione della validità del Green pass a fronte delle evidenze scientifiche, che mostrano che c'è un calo dell'immunità, quindi è ragionevole pensare di riportare la validità del pass a nove mesi. Dopodiché, con le Regioni c'è massima disponibilità a condividere un percorso".

Per quanto riguarda il ritorno di ulteriori restrizioni anti Covid, il sottosegretario ha aggiunto: “Come ha detto il presidente Mattarella dobbiamo usare il senso di responsabilità e non possiamo permettere che le posizioni di una minoranza, supportate da nessuna evidenza scientifica, possano in qualche modo ostacolare o compromettere il percorso di ritorno alla normalità. Nel caso in cui ci dovesse essere il passaggio in arancione di alcune Regioni, e ci auguriamo che non avvenga, di fronte all’ipotesi di chiudere tutta una serie di attività credo sia giusto valutare l’ipotesi di continuare a mantenere aperte queste attività dando la possibilità a chi si è vaccinato di usufruirne. Se oggi una minoranza del nostro Paese che non si è vaccinata è potuta tornare alla normalità è grazie alla stragrande maggioranza che si è vaccinata credo che non sia giusto che chi si è vaccinato continui a subire ulteriori misure restrittive”.

Già nei giorni scorsi, in una intervista rilasciata a Fanpage.it, sull’ipotesi, spinta anche da diversi esperti, di una revisione sulle regole per il rilascio del Green pass, ad esempio solo in seguito al vaccino o al tampone molecolare, Costa aveva sottolineato che "al momento non si tratta di un’opzione sul tavolo del governo. Ricordando che i criteri che valgono oggi furono stabiliti da tutta l’Unione europea. Se si eliminasse anche il tampone quale percorso per ricevere il Green pass, secondo il sottosegretario "a quel punto veramente saremmo di fronte a un obbligo vaccinale. Allora credo che la scelta dobbiamo avere il coraggio di farla in maniera chiara. In più, evidenze scientifiche ci stanno dicendo che sostanzialmente c’è un calo dell’immunità, soprattutto in coloro che si sono vaccinati, non in coloro che hanno contratto il Covid: se intendiamo il Green pass come elemento anche di garanzia, di tutela e di tracciabilità, è ragionevole fare una riduzione del Green pass".

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