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Draghi al summit Nato: “Pronti ad affrontare chi non condivide nostri valori e minaccia democrazie”

Il presidente del Consiglio è intervenuto al vertice della Nato a Bruxelles, sottolineando l’importanza dell’Alleanza atlantica e annunciando che bisogna “essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e il nostro attaccamento all’ordine internazionale basato sulle regole e sono una minaccia per le nostre democrazie”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il vertice della Nato di oggi ha visto la partecipazione, tra i tanti capi di Stato e di governo, anche di Mario Draghi. La location è il nuovissimo quartier generale della Nato a Bruxelles e l'incontro arriva dopo il lungo weekend caratterizzato dal vertice del G7 in Cornovaglia e a pochi giorni dal vertice Ue-Usa e dall'incontro attesissimo tra Biden e Putin a Ginevra. "Le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione – ha detto Draghi prendendo la parola durante l'incontro – Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell'Alleanza più potente e vincente della storia". Secondo il presidente del Consiglio, mentre "cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea", dobbiamo riconoscere che "la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali".

Gli obiettivi della Nato devono essere diversi: "Mantenere la nostra superiorità tecnologica collettiva ed essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e il nostro attaccamento all'ordine internazionale basato sulle regole e sono una minaccia per le nostre democrazie – ha spiegato Draghi – preservare la stabilità strategica e rinnovare anche i nostri sforzi per rafforzare il controllo degli armamenti, il disarmo e l'architettura internazionale della non proliferazione". Ma anche "affrontare le implicazioni per la sicurezza dei cambiamenti climatici" e "rafforzare la nostra resilienza nazionale e la nostra capacità di affrontare i problemi globali che interessano la nostra Alleanza regionale in un'epoca di vulnerabilità strutturale".

Il presidente del Consiglio ha annunciato che l'Italia si impegna a "contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell'Alleanza nonché alle operazioni e missioni della Nato e a contribuire alle nostre spese per la difesa nazionale, come ha sempre fatto". Draghi ha anche aggiunto che il nostro Paese "sostiene pienamente le decisioni di avviare un processo di ulteriore adattamento per il prossimo decennio e di aggiornamento del Concetto Strategico 2010, basato sui tre compiti fondamentali: la difesa collettiva, la gestione delle crisi e la cooperazione in materia di sicurezza". Secondo l'ex numero uno della Bce per attuare la deterrenza e la posizione di difesa della Nato bisogna guardare a tutte le "direzioni strategiche", dalla "regione indo-pacifica" a quella "mediterranea". Draghi ci ha tenuto a sottolineare "l'importanza cruciale che l'Italia dedica al rafforzamento della cooperazione Nato-Ue".

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