Dote a 18enni, Renzi a Letta: “Idea sacrosanta aiutare i giovani, ma alzare le tasse è una follia”

Il leader di Italia viva ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha criticato il segretario dem Enrico Letta, che vorrebbe aumentare la tassa di successione per i patrimoni sopra i 5 milioni di euro, per finanziare una ‘dote' di 10mila euro per i diciottenni.

"Il bonus ai 18enni è una buona cosa che ci ha copiato anche il presidente francese Macron. L'idea di dare una mano ai giovani è sacrosanta. L'idea di alzare le tasse è una follia. Io non riesco a capire come si possa in un momento di crisi dove dobbiamo ripartire, arrivare a proporre di alzare le tasse", ha detto Renzi questa sera, intervenendo a "Zona Bianca" su Rete 4.

"È un atto di masochismo promettere adesso di aumentare le tasse o anche solo proporlo – ha proseguito – Devo dire che il presidente del consiglio Draghi è stato bravissimo dicendo ‘caro Letta ora è il momento di dare ai cittadini non di continuare a prendere'".

"Tante volte dicono che il problema tra me e Letta era il famoso ‘stai sereno', in realtà non è così. Nel 2013 l'allora premier Letta alzò le tasse. Alzò l'Iva. Io quando diventai premier scelsi di eliminare l'Imu prima casa e di abbassare l'Irap. Per me le tasse devono essere buttate giù", ha ribadito Renzi.

Dopo il secco no di Draghi la proposta del segretario del Pd è stata commentata in modo freddo anche dal ministro dell'Economia Daniele Franco, che oggi durante il question time alla Camera ha detto che "il governo non ha ancora definito la sua proposta di legge delega sul fisco, anche perché attende le risultanze dei lavori delle Commissioni parlamentari. A maggior ragione non è entrato nel merito di proposte relative a singole misure".

"La proposta di legge delega che verrà approvata dal Consiglio dei ministri entro il 31 luglio verterà sul sistema fiscale nel suo complesso – ha spiegato ancora il titolare di via XX Settembre – non è bene infatti intervenire su singole componenti del sistema fiscale in quanto queste devono inserirsi in un disegno complessivo e concorrere alle finalità generali del sistema fiscale: crescita, equità e contrasto all'evasione. Inoltre va sottolineato che le singole imposte interagiscono tra di loro e questa è una ragione in più perché il governo su esprima con una risposta di respiro generale".

Renzi sul governo Conte

Matteo Renzi rivendica la fine del governo giallo-rossa come un suo successo: "Di Battista con noi non tornerà mai.
Io sono così orgoglioso di aver lavorato per mandare a casa Conte e per aver messo Draghi, che quando vedo Di Battista schiumare di rabbia, gioco il jolly della felicità. Conte l'abbiamo mandato a casa perché non era all'altezza". Proprio ieri l'ex pentastellato Alessandro Di Battista ha detto che potrebbe tornare nel M5s se i grillini uscissero dalla maggioranza del governo Draghi.

La tragedia del Mottarone

Il leader di Iv ha commentato anche l'incidente della funivia del Mottarone: "Io da padre sono sconvolto perché quando vedi delle tragedie inspiegabili ci si domanda come può succedere una cosa del genere. Se davvero c'è stata una responsabilità umana credo che sia giusto, doveroso e sacrosanto che chi ha sbagliato paghi".

"Mi viene da piangere sperando che questo bambino possa salvarsi e vivere", ha detto l'ex premier rivolgendo un pensiero ad Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia. Sul fronte delle responsabilità "la risposta la daranno i magistrati. Io sono sotto choc da domenica: doveva essere il giorno della ripartenza ma è stato un giorno di lutto assurdo".