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Di Maio: “Non bastano gli aerei, con le navi possiamo rimpatriare fino a 400 migranti”

Vista l’emergenza sanitaria e la crisi che sta vivendo l’Italia, “è giusto che i migranti economici tornino nel loro Paese”, afferma la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. E quello degli Esteri, Luigi Di Maio, è d’accordo e sottolinea come però i rimpatri non possano essere fatti solo con gli aerei: “Con una nave  puoi rimpatriare 300-400 persone: è molto importante perché i rimpatri devono seguire il ritmo degli arrivi”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Siamo di fronte a una nuova emergenza e l'Italia sta sopportando molto le conseguenze di questa crisi. Quindi è giusto che i migranti economici tornino nel loro Paese", ha detto la ministra dell'interno, Luciana Lamorgese, tornando a parlare del picco di sbarchi di migranti che si sono registrati negli ultimi giorni. Sulla stessa linea il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha sottolineato come servano "rimpatri più veloci che non si possono fare solo con gli aerei".

E ha suggerito: "Con una nave  puoi rimpatriare 300-400 persone: è molto importante perché i rimpatri devono seguire il ritmo degli arrivi". Oggi Di Maio aveva chiesto di bloccare i fondi per la cooperazione alla Tunisia, sostenendo di esigere prima delle risposte dalle autorità tunisine in merito alle nuove ondate di sbarchi: "Ci aspettiamo una collaborazione per permettere rimpatri attraverso le imbarcazioni. Su questo stiamo lavorando per riuscire a raggiungere un accordo e tra le nostre richieste che il nostro ambasciatore Fanara ha inoltrato al governo tunisino", ha aggiunto poi in una diretta Facebook.

Il ministro degli Esteri ha avvertito sul "rischio enorme di una nuova ondata di sbarchi" che l'Italia "non può permettersi" anche a causa del rischio sanitario legato all'emergenza coronavirus. "Sono inutili gli slogan o le urla, serve una piano concreto per affrontare questa questione", ha proseguito, rimarcando anche che l'Italia non può farcela da sola. "Siamo in un momento particolare del nostro Paese, il rischio sanitario non è calato, non possiamo abbassare la guardia se vediamo scene come porto Empedocle o Caltanssetta. Se siamo in un'emergenza sanitaria le regole si rispettano"

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