Di Maio: “Dietro l’Ucraina ci sono le democrazie di tutto il mondo, può resistere alla Russia”

L'Ucraina resisterà all'invasione russa perché è sostenuta dalle democrazie di tutto il mondo. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenuto questa sera a Di Martedì su La7. "Dietro ai cittadini ucraini e al presidente Zelensky ci sono tutte le democrazie, e noi li sosteniamo finanziariamente e li abbiamo sostenuti nel loro legittimo diritto di difendersi dall'invasione di Putin, e li continuiamo a sostenere anche con l'Ue e con la comunità internazionale".
Il ministro ha poi sottolineato come ci sia bisogno di "un tavolo vero e serio che porti ad un cessate il fuoco per evacuare i civili dalle città bombardate e far entrare i convogli con gli aiuti umanitari". A tal proposito Di Maio ha riferito di aver parlato sia con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che con l'Alto commissario dell'Unhcr per i rifugiati, Filippo Grandi, per creare uno spazio di dialogo tra i vari attori internazionali in modo da portare a un vero e proprio cessate il fuoco: "l negoziato puro non funziona perché ovviamente non c'è la fiducia, la Russia dichiara dei cessate il fuoco unilaterali per poi bombardare i civili in fuga: per questo servono attori internazionali che possano facilitare il dialogo".
Gli attori internazionali, ha proseguito Di Maio, servono anche perché i negoziati tra le due parti non stanno portando ad alcun passo avanti nel frattempo. "Zelensky è stato molto chiaro su un compromesso, c'è stata un'apertura da parte sua. Ora sta a Putin fare un altro passo", ha detto il ministro. In questo contesto, tutti gli scenari che comprendono un coinvolgimento attivo della Nato "sono stati già valutati e bocciati" perché "se un solo aereo della Nato venisse abbattuto sui cieli ucraini i Paesi membri dovrebbero rispondere contro la Russia, che è una potenza nucleare". Di Maio ha quindi ripetuto quanto già detto nei giorni scorsi: "Non mandiamo militari o istituiamo delle no-fly zone perché non vogliamo una Terza guerra mondiale, ma contestualmente non credere nella diplomazia è un grande sbaglio: oggi Zelensky è stato chiaro ad aprire a un compromesso sulla Crimea e sulle repubbliche del Donbass, e addirittura sull'ingresso nella Nato".
Per ora, quindi, è importante che l'Occidente resti compatto sulle sanzioni. Di Maio ha concluso: "L'Unione europea ha imposto 490 sanzioni all'economia russa per impedire a Putin di prorogare la guerra all'infinito".