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Denis Verdini torna in carcere a Firenze, revocati i domiciliari: sarebbe evaso per tre volte

Denis Verdini torna in carcere: il tribunale di Firenze ha revocato i domiciliari, perché ha stabilito che in diverse occasioni l’ex senatore aveva infranto le regole ed era ‘evaso’ per partecipare a cene insieme al figlio Tommaso, ma anche a figure politiche e a dirigenti dell’Anas.
A cura di Luca Pons
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Denis Verdini è tornato in carcere, dopo circa tre anni passati agli arresti domiciliari. Il tribunale di sorveglianza di Firenze, infatti, ha deciso di revocare la misura per l'ex senatore di Forza Italia e Ala, che sarebbe ‘evaso' per tre volte per partecipare a cene con politici e manager, violando quindi la misura detentiva. Come riportato dal Corriere della Sera, Verdini avrebbe cumulato pene sufficienti per restare in carcere fino al 2032.

L'ex senatore, 72 anni, si trovava ai domiciliari dal gennaio 2021, in seguito al rilascio per motivi di salute e rischi di contagio. Su di lui grava la condanna definitiva a 6 anni di carcere per il crac del Credito cooperativo fiorentino. Ma è arrivata anche la condanna per il crac del Credito cooperativo di Campi Bisenzio (novembre 2020, condanna a 6 anni e mezzi) e, lo scorso novembre, la condanna definitiva a 5 anni e mezzo per il fallimento della società editrice del Giornale della Toscana, la "Ste". Ancora c'è, la condanna per bancarotta per l'impresa edile Arnone, a Campi Bisenzio.

Ora, Verdini tornerà al carcere di Sollicciano, a Firenze. Secondo quanto era emerso negli scorsi giorni, la decisione di revocare i domiciliari è dovuta anche al fatto che l'ex senatore sarebbe ‘evaso' in diverse occasioni. Tra l'ottobre del 2021 e il gennaio del 2022, in particolare, sarebbe stato autorizzato ad andare dal dentista a Roma, ma poi invece di tornare a Firenze per tre volte si sarebbe fermato a cena con il figlio Tommaso, insieme anche a dirigenti di Anas e vari esponenti politici.

Proprio su Anas è in corso un'altra inchiesta che vede coinvolto il nome dei Verdini, padre e figlio. E nel contesto di questa indagine sarebbe emerso anche che Verdini aveva rapporti telefonici costanti, cosa non autorizzata. Quando la Procura aveva chiesto la revoca dei domiciliari, l'ex senatore si era difeso tramite il suo legale: aveva detto che pensava di essere autorizzato a partecipare alle cene.

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