Dall’altare alle urne elettorali, il prete si candida: “Mi ispiro a Papa Francesco”

Non gli pesano gli impegni ecclesiastici, né tanto meno l'età. Don Nicola De Maria, 79 enne rettore della chiesa di San Biagio, a Sant'Agnello (Napoli), si è candidato alle elezioni comunali del piccolo comune della Costiera sorrentina. Il prelato ha scelto la lista civica dei Cristiani Democratici, guidata da Rosario Salerno, in vista della prossima tornata elettorale che si terrà il 26 e 27 maggio. "Un prete deve interessarsi dei suoi concittadini anche a livello politico", dice. E così, alla consuete attività di chiesa, ha affiancato quelle per la campagna elettorale. Ha tappezzato l’ ingresso della parrocchia di San Biagio con locandine e "santini" tutti a favore di sé stesso. Non mancano i riferimenti a quello che potrebbe essere il suo nuovo ruolo di politico durante omelie delle messe. Ma come era facile immaginare diversi fedeli si sono lamentati per la pressante richiesta di voti di Don Nicola: "Non si può mischiare il sacro con il profano, e non è possibile che il suo manifesto elettorale sia affisso vicino alla chiesa". Ma lui si difende tirando in ballo Papa Francesco: sarebbero state le parole di Bergoglio ad ispirarlo:
Lui ha detto: ‘uscite dalle chiese e interessatevi dei vostri fedeli'. Io lo faccio ogni giorno – spiega l'uomo di chiesa – non sa quanta gente viene qui in chiesa a chiedere aiuto. Cosi do loro un po' di soldi, li aiuto come posso. Lo sa che cosa fa la Chiesa, qui in costiera? Distribuisce i pasti ai più poveri. Ma lo fanno i volontari. Loro, i preti, non si vedono alle mense. La trovo una carità pelosa. Invece bisogna ascoltare le persone, stare in mezzo a loro, darsi da fare. Soprattutto in favore dei giovani e dei bambini. Sono il nostro futuro".

Ma sulla candidatura di Don Nicola piovono le critiche anche dei colleghi. In primis quelle del prete anticamorra don Aniello Manganiello"Sono senza parole. Io ho rifiutato, secondo il diritto canonico, la carica di assessore alla legalità nella Municipalità di Scampia: non è previsto che i parroci si possano candidare in prima persona anche se ognuno di noi ha, legittimamente, le proprie idee politiche". Dello stesso avviso anche il responsabile campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, secondo il quale "La Curia deve intervenire al più presto, con una sospensione o inducendolo a ritirarsi dalla competizione elettorale". E aggiunge: "La missione pastorale non prevede un impegno diretto in politica e questa vicenda sta creando un triste precedente oltre che innumerevoli e spiacevoli polemiche".