Crosetto dice che l’Italia darà sistemi di difesa aerea all’Ucraina

L'Italia potrebbe fornire sistemi di difesa aerea all'Ucraina. Nella telefonata di ieri tra Volodymyr Zelensky e Giorgia Meloni, durante la quale la presidente del Consiglio ha invitato il leader ucraino a Roma, è arrivata una nuova richiesta di aiuti militari, dei quali Kiev continua ad avere bisogno nel conflitto in corso da quasi un anno con la Russia di Putin. A rispondere è stato questa mattina il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato dal Messaggero: "Non abbiamo ancora cominciato la costruzione del sesto decreto – ha detto Crosetto – Di certo l’Ucraina sta chiedendo da mesi un supporto contro gli attacchi aerei su obiettivi civili: case ospedali, scuole, centrali elettriche". E ha aggiunto: "Se sarà possibile certamente li aiuteremo a difendersi, la Russia ha superato un confine che non doveva superare".
"La fornitura deve essere compatibile con la possibilità di avere queste armi e di darle a Kiev efficienti e funzionanti – ha poi aggiunto Crosetto – I razzi non li trovi al supermercato come un barattolo di Nutella, sono sistemi complessi per i quali sono necessari tempi lunghi di produzione". Dunque "se diamo sistemi di difesa aerea all’Ucraina, dobbiamo prenderli dalle nostre scorte e lo dobbiamo fare senza sguarnirci e con la certezza della qualità".
Quanto al fronte di guerra, Crosetto si è detto preoccupato: "Mi auguro finisca il prima possibile. Dobbiamo costruire il dialogo e prendere sul serio qualunque apertura. Dobbiamo parlare con tutti gli attori – ha spiegato ancora – E penso che il ruolo di Meloni e dell’Italia possa essere non marginale: Giorgia, negli appuntamenti internazionali avuti in appena due mesi, è riuscita a ottenere credibilità, centralità e rispetto. Requisiti che vanno sfruttati per creare un percorso di dialogo per la pace".
E infine il ministro della Difesa ha riaperto la porta del rischio del conflitto nucleare: "L’uso del nucleare tattico è previsto dalla Russia. Per noi è inconcepibile, ma per Mosca sì se si supera un punto di non ritorno, se rischiassero la sconfitta, lo è – ha detto Crosetto – Insomma, il pericolo, potenzialmente, esiste, per quanto molto improbabile".