Crollo ponte Genova, Di Battista: “Pd dovrebbe sostenerci su nazionalizzazione autostrade”

"Non ti piace il 5 stelle? Legittimo, ma esattamente cosa non ti piace dell'idea di tornare ad essere proprietari delle nostre autostrade? Cosa c'è di sbagliato nel togliere le concessioni a chi si è arricchito in modo vergognoso a discapito delle tasche e spesso anche della vita di quei cittadini che con le loro tasse hanno permesso la costruzione della rete stradale? Ci ho pensato molto e ho capito che quel che non ti piace è che a proporre la nazionalizzazione delle autostrade sia stato proprio il Movimento 5 stelle". Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista in un post rivolto agli esponenti ed elettori del Pd, a proposito della proposta lanciata ieri dal ministro dell'Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ni nazionalizzare la retre autostradale italiana. Un'ipotesi che non convince nemmeno gli alleati della Lega, che sottolineano la necessità di procedere per gradi: "Non bisogna prendere decisioni d'impulso, bisogna valutare costi e benefici e soprattutto non possiamo rischiare di impelagarci in una battaglia processuale con Autostrade che duri decenni. Sarebbe un grave danno al Paese. Io credo che ora le priorità siano la ricostruzione, la manutenzione della rete e i risarcimenti. Con calma valuteremo la possibilità di nazionalizzazione della rete", spiega infatti il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi.
Sulla nazionalizzazione frena anche il segretario del Pd, Maurizio Martina: "La discussione ci può stare, ma solo dopo aver fatto un'analisi vera delle cose. Quando dici nazionalizzazione devi sapere che conti porti davanti ai cittadini, in questo Paese ci sono concessionari che pagano tasse per 9 miliardi di euro e fanno utili per due".
Ma per il M5S a questo proposito l'Italia deve seguire le orme di alrti Paesi europei, dove la nazionalizzazione è stata già attuata, come in Germania, Svezia e Regno Unito.
"Avresti voluto che questa posizione l'avesse assunta il partito erede di Berlinguer, ma quel partito non esiste più e Berlinguer si sta rivoltando nella tomba. E allora tu che fai? Al posto di prenderne atto e di sostenere quello che in cuor tuo hai sempre sostenuto, diventi esperto di titoli azionari, di perdita in borsa per Atlianta, quando la sola cosa che dovrebbe allarmarti è la perdita della tua onestà intellettuale. Sei diventato come un Brunetta qualsiasi anche se citi Gramsci" aggiunge l'ex deputato M5s, che ribadisce: "Si deve andare diritti con la revoca delle concessioni autostradali. Punto. Anche se fai finta di non essere d'accordo, anche se pare che per te il mercato conti più degli esseri umani, la finanza più della Politica, il prezzo dell'oro più del sudore degli uomini. Si deve andare diritti con la revoca delle concessioni autostradali. Punto. Anche se tale intransigenza ormai ti fa paura perché non sei più abituato. Fortunatamente per milioni di italiani l'intransigenza è tornato ad essere un valore. Oggi più che mai".