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Critiche bipartisan dal mondo politico al discorso di Monti sul posto fisso

Dopo le parole del Premier sulla monotonia del posto fisso rivolte ai giovani, dal mondo politico è un susseguirsi di dichiarazioni critiche nei confronti della performance di Monti. Da destra a sinistra rimproveri per la leggerezza con cui il Presidente del Consiglio ha affrontato il tema e accuse di distacco dalla realtà da parte dei sindacati.
A cura di Antonio Palma
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Dopo le parole del Premier sulla monotonia del posto fisso rivolte ai giovani, dal mondo politico è un susseguirsi di dichiarazioni critiche nei confronti della performance di Monti. Da destra a sinistra rimproveri per la leggerezza con cui il Presidente del Consiglio ha affrontato il tema e accuse di distacco dalla realtà da parte dei sindacati.

Per la prima volta da quando è al potere, il Senatore Monti rischia di unire tutte le forze politiche da destra a sinistra, ma contro di lui. Le parole del Premier sul lavoro e il posto fisso non sono piaciute a nessuno e in queste ore è un susseguirsi di dichiarazioni contro l'uscita infelice del Presidente del Consiglio.  Tra quelli che si sono subito affrettati a criticare le parole del Premier molti esponenti del Partito Democratico, dal senatore Nicola Latorre che ha definito l'intervista di ieri "la peggior performance di Monti", al Presidente della Provincia di Roma che la cataloga tra le battute infelici. Anche dall'Idv critiche severe al pensiero espresso da Monti, definito dal vicecapogruppo alla Camera come "parole inopportune e inappropriate", i dipietristi consigliano al Premier di fare un passo indietro e "chiedere scusa agli italiani".

Anche a destra il discorso di Monti non sembra essere piaciuto, con il leader de La Destra Francesco Storace, che si dice indignato "per la leggerezza con cui vengono dette certe cose" ricordando a Monti che in Italia è difficile trovare subito un altro impiego se si perde quello precedente. Anche l'ex Ministro Meloni ha voluto ricordare che ormai il posto fisso i giovani non lo cercano più, ma che in realtà a volerlo sono banche ed istituti di credito per poter accedere ai finanziamenti. Il Presidente della Lombardia Formigoni invece in un tweet ha commentato "andate a spiegare la noia di un lavoro garantito ai quasi tre milioni di disoccupati". Unico che va controcorrente per il momento è l'ex Ministro Brunetta, noto per le sue uscite che hanno fatto discutere, che ha apprezzato le parole di Monti e soprattutto il suo coraggio nell'esprimerle pubblicamente.

Una risposta è arrivata anche dai sindacati, forse i veri destinatari della frase di Monti. Dalla Cgil, oggi impegnata proprio con il tavolo di trattativa con il Governo e il Ministro Fornero sulla riforma del lavoro, sarcasmo sui "professori che non vivono fra noi" e la condizione tutt'altro che noiosa dei precari. Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovanili della Cgil ribadisce che "i giovani purtroppo non conoscono la monotonia del posto fisso" ma anche che "non hanno bisogno delle lezioni paternalistiche del Presidente Monti". Il Governo insomma dovrà fare molta attenzione sul capitolo occupazione e andare con i piedi di piombo se non vuole ritrovarsi il parlamento contro nel momento della ratifica della riforma del lavoro.

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