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Covid, la raccomandazione di Mattarella al nuovo governo Meloni per la gestione della pandemia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto al nuovo governo Meloni di mantenere un atteggiamento di “responsabilità” rispetto al Covid: “La pandemia non è definitivamente sconfitta”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio, in modo abbastanza esplicito, al nuovo governo che sostituirà l'attuale esecutivo Draghi, chiedendo di mantenere un atteggiamento di cautela rispetto alla pandemia e alla gestione del Covid-19, vista anche la risalita dei contagi, che ha coinciso con la riapertura delle scuole. Quella del Capo dello Stato è da leggersi come una vera e propria raccomandazione a chi prenderà in gestione nei mesi autunnali le questioni sanitarie legate al virus, più che un generico monito rivolto ai cittadini.

"La pandemia non è definitivamente sconfitta, anche se l’azione dei vaccini e la risposta responsabile degli italiani ne hanno frenato l’espansione, ridotto grandemente la pericolosità e salvato la vita a decine di migliaia di persone. Occorrerà ancora intelligenza collettiva e responsabilità", ha detto questa mattina Mattarella nel suo ‘Messaggio all'Italia' dalla Basilica di S. Francesco ad Assisi, dove oggi con l'accensione della lampada votiva dei Comuni d'Italia, sono state ricordate le vittime della pandemia da coronavirus e coloro che sono stati in prima linea per contrastarla.

"La Conferenza episcopale italiana ha voluto ricordare, in questa occasione, tutti coloro che, con sacrificio, si sono prodigati per contrastare il Covid19 e le sue molteplici conseguenze e, insieme, le tante vittime di questa pandemia. Un atto di riconoscenza collettiva e un gesto di memoria riguardo a una calamità senza precedenti che ha colpito il nostro popolo. Un ringraziamento per gli operatori della sanità anzitutto, per tutti i militari e i civili che sono stati volto e braccia delle istituzioni, per gli operatori dei servizi essenziali, per le famiglie che hanno sopperito con amore a ogni genere di carenza, per i volontari che hanno portato fraternità dove c'era dolore, conforto e amicizia dove cresceva la paura".

Il Presidente della Repubblica ha poi ricordato l'importanza della scienza e della solidarietà. "Quella drammatica emergenza ha reso evidenti sentimenti radicati. La solidarietà, la responsabilità verso gli altri, il senso del dovere. Abbiamo saputo affrontare insieme i momenti dolorosi e duri della pandemia grazie all'apporto della scienza, all'organizzazione sanitaria e alla professionalità del suo personale. E – va sottolineato – grazie a quel senso di comunità che è presente anche se, talvolta, sottovalutato e che sa tradursi in comportamenti responsabili e attivi. È accaduto nei decenni passati. Si è ripetuto. È stata una preziosa ancora di salvataggio".

"La pandemia ci ha ricordato i nostri limiti. Ci ha costretti a ripensare a ciò che è essenziale e a ciò che è superfluo. Ci ha fatto toccare con mano quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri. Anche a livello internazionale, con un'Europa che ha saputo essere protagonista positiva, aperta anche al sostegno verso popoli meno fortunati di altri continenti. È con questo senso di comunità che rivolgiamo nuovamente il pensiero ai tanti concittadini che non ci sono più, ai familiari che ancora li piangono, a coloro che – nei giorni più terribili – non hanno avuto neppure il conforto di un parente al capezzale o di un funerale". 

Sono parole importanti, soprattutto se pronunciate in un momento di transizione verso quello che sarà probabilmente un governo soprattutto politico, guidato da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ha fatto capire durante la campagna elettorale come intende muoversi nei prossimi mesi rispetto alle norme sul Covid-19, in una fase in cui quasi tutte le restrizioni sono state rimosse (l'ultima eliminata è l'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici): "Noi non accetteremo più che l’Italia sia l’esperimento dell’applicazione del modello cinese a un Paese occidentale. Il ‘modello Speranza' ci ha regalato una nazione che aveva le più grandi restrizioni e, allo stesso tempo, i più alti tassi di contagio e di mortalità".

E ancora: "Non piegheremo più le nostre libertà fondamentali a questi apprendisti stregoni, difenderemo il diritto alla salute insieme ai valori fondamentali della nostra civiltà", ha detto nell'ultimo comizio a Piazza del Popolo.

Cosa vuole fare Giorgia Meloni con il Covid-19

La posizione di Fdi, dopo la vittoria alle politiche, è stata anche chiarita dal responsabile della sanità di Fratelli d'Italia, Marcello Gemmato in un'intervista a la Repubblica di qualche giorno fa. Secondo l'esponente di Fratelli d'Italia in questi ormai quasi tre anni c'è stato "un approccio ideologico alla gestione della pandemia, non ci si è mossi in punta di scienza. Ci sono state due tendenze: una oltranzista di chi, come dico scherzando, vaccinerebbe anche i peluche dei figli, e un'altra di stupidi che considerano il vaccino acqua sporca o addirittura veleno. Tra iper chiusuristi e complottisti, noi stiamo nel mezzo, con la scienza". 

Gemmato ha poi spiegato perché per Fdi l'introduzione del Green Pass è stato un errore: "Abbiamo sempre detto che non si trattava di una misura sanitaria, non partiva da principi scientifici. Siamo contrari a questo certificato". Secondo Gemmato, si vuole verificare se una persona è infetta "si fa un tampone antigenico e si capisce". 

E rispetto alla campagna vaccinale, "i dati ci dicono che la mortalità per il Covid riguarda persone dai 65 anni in su. La strategia vaccinale dovrebbe mettere in sicurezza gli anziani e chi ha problemi di salute. Vaccinare i bambini di 6 anni non ha avuto senso". Per Gemmato va bene raccomandare la quarta dose con i nuovi bivalenti ad anziani e fragili, ma sicuramente l'intenzione del nuovo governo è di non rinnovare l'obbligo vaccinale per il personale sanitario, in scadenza il 31 dicembre.

Mentre sull'uso delle mascherine Gemmato ha spiegato che bisogna selezionare i luoghi in cui vanno consigliate, per esempio in ospedale all'interno di reparti dove ci sono persone fragili ricoverate. Se arrivasse una nuova ondata "saremo pronti ma a partire dai dati scientifici, ci si affida a loro per prendere decisioni. Non seguiremo le virostar, ma scienziati con impact factor alto e magari le linee di indirizzo già prese in altri Paesi". Sicuramente si preannuncia un cambio di passo, rispetto al governo uscente e alle politiche sanitarie del ministro Speranza, che sono state mosse sempre dal principio di precauzione.

La risposta di Giorgia Meloni a Mattarella

Con una nota Giorgia Meloni ha voluto lasciare da parte le polemiche e mettere da parte le divergenze, richiamando il senso di comunità: "Oggi l'Italia festeggia e si affida al suo patrono San Francesco. La cerimonia di accensione della lampada votiva dei Comuni italiani che arde sulla tomba del santo d'Assisi, che tradizionalmente rinnova il legame che unisce il nostro popolo e le sue Istituzioni ad uno dei padri della nostra civiltà, assume quest'anno una valenza simbolica straordinaria. La presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e l'offerta dell'olio da parte della Conferenza episcopale italiana per omaggiare gli italiani che durante la pandemia hanno messo la loro vita al servizio degli altri ci ricordano l'importanza di quel forte senso di comunità che unisce la Nazione. Da qui e dalla necessità di concorrere tutti, pur nelle differenze, all'interesse nazionale è necessario ripartire per affrontare le difficili sfide che l'Italia ha davanti".

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