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Cos’è questa storia che il governo avrebbe raccomandato Beatrice Venezi in Argentina: interrogazione M5s

L’ambasciata italiana in Argentina avrebbe spinto per assegnare a Beatrice Venezi il ruolo di principale direttrice ospite per l’Orchestra stabile del teatro Colón di Buenos Aires. E avrebbe contribuito anche “l’amicizia con Giorgia Meloni” della direttrice al centro delle proteste alla Fenice di Venezia. Lo hanno riportato i media argentini, e il M5s ha presentato un’interrogazione.
A cura di Luca Pons
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La direttrice d'orchestra Beatrice Venezi è al centro di polemiche al Teatro La Fenice di Venezia, di cui è stata nominata direttrice a fine settembre scatenando le proteste dell'orchestra, fino allo sciopero che ha fatto saltare la prima. Ma dall'Argentina arriva un altro possibile caso che riguarda Venezi e una sua nomina precedente. Quella da principale direttrice ospite per l'Orchestra stabile del teatro Colón di Buenos Aires. Un ruolo che avrebbe ottenuto grazie a una spinta dell'ambasciata italiana nel Paese. A riportarlo è stato La Nacion, uno dei principali quotidiani argentini.

Il caso è montato negli ultimi giorni in Italia, ma l'articolo in questione risale al 10 ottobre. In un passaggio, la giornalista Cecilia Scalisi ha scritto che nel 2024, su "richiesta" o "sollecitazioni" (in spagnolo: "instancias") dell'ambasciata italiana in Argentina, "il ministero della cultura della città di Buenos Aires nominò Venezi" nel ruolo già citato. Venezi diresse la Turandot nel teatro argentino nella serie di concerti "Divina Italia", promossa proprio dall'ambasciata italiana insieme all'Istituto italiano di cultura di Buenos Aires.

Ci sarebbe stata, quindi, una spinta politica dietro la scelta di Venezi per l'incarico. E non solo. La direttrice avrebbe avuto una importante "carta de presentación de mano de la política", che può significare letteralmente una "lettera di presentazione" o anche solo, in senso figurato, un "biglietto da visita" dal mondo politico. Tra i fattori che avrebbero portato alla sua nomina ci sarebbe stata anche "l'amicizia con Meloni" e "l'incarico da consulente al ministero della Cultura", durante il mandato di Gennaro Sangiuliano.

Ora il Movimento 5 stelle ha chiesto conto al ministero degli Esteri per sapere come siano andate veramente le cose. "Il fatto che una artista italiana si faccia strada anche all'estero dovrebbe inorgoglirci, se non fosse che, a quanto riporta l'articolo della testata argentina, la nomina della stessa sarebbe avvenuta dietro sollecitazione dell'ambasciata italiana a Buenos Aires", si legge nell'interrogazione presentata dal deputato Gaetano Amato, che ha parlato di "una lettera di presentazione politica al cui interno veniva citata la sua amicizia con la premier Giorgia Meloni, e il fatto che fosse consulente del Mic".

La richiesta del Movimento al ministro degli Esteri Antonio Tajani, quindi, è sapere se fosse "al corrente di quanto riportato dal giornale argentino": le pressioni dell'ambasciata per nominare Venezi, il ‘peso' dell'amicizia con Meloni. E se, "in caso contrario" intenda fare delle "verifiche" per "accertare se quanto riportato da La Nacion corrisponda a realtà". Se, in sostanza, "il nostro stimato corpo diplomatico è stato umiliato al punto da doversi fare tramite per raccomandare una amica della premier". La risposta è attesa nelle prossime settimane, e potrebbe aprire un nuovo capitolo nella polemica sulla direttrice d'orchestra.

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