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Cos’è il Codice calore lanciato dal ministero della Salute per affrontare l’emergenza caldo

Il ministero della Salute con una circolare ha invitato le Regioni ad attivare il Codice calore, un sistema che prevede percorsi preferenziali di assistenza nei Pronto soccorso per i soggetti più vulnerabili. In questi giorni diverse città sono in condizioni da bollino rosso per il caldo, e il ministero fornisce alcune indicazioni per tutelarsi.
A cura di Luca Pons
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Il ministero della Salute ha inviato una circolare a tutte le Regioni, spingendo perché si mobilitino per affrontare il grande caldo che sta attraversando l'Italia in questi giorni. Tra le modalità suggerite per farlo c'è l'attivazione del cosiddetto ‘Codice calore‘. Si tratta di un sistema che prevede di riconoscere nei Pronto soccorso dei percorsi preferenziali di assistenza per i soggetti più vulnerabili.

Le misure previste dalla circolare sul Codice calore

Nelle scorse settimane il ministero ha avviato, come in passato, il sistema dei bollettini, che permette di consultare la situazione in numerose città italiane. Diverse città sono già in condizioni da ‘bollino rosso in questi giorni, con la maggior parte dell'estate ancora davanti: oggi si registrano livelli critici di calore ad Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo e Roma, con diverse altri città al livello arancione. Proprio per questo, nella circolare alle Regioni si invita a mettere in pratica il Codice calore.

Allo stesso tempo, un'altra misura suggerita è quella di attivare gli ambulatori sul territorio per sette giorni alla settimana, potenziare la guardia medica, favorire l'assistenza domiciliare riattivando le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) utilizzate durante la pandemia. Ci sarà anche un numero telefonico dedicato già utilizzato in passato, il 1500, per dare ai cittadini le informazioni e le indicazioni su come affrontare l'ondata di calore.

Il direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, Francesco Vaia, ha annunciato la circolare in un video diffuso sui social: "Stiamo tutti soffrendo il grande caldo. Pensiamo alle persone più fragili, agli anziani che ne soffrono di più", ha detto chiarendo che lo scopo delle misure è far sì che le persone siano "il più possibile assistite a casa" per evitare l'affollamento dei Pronto soccorso.

I consigli del ministero per affrontare il caldo

Come detto, numerose città in questi giorni sono in condizioni da bollino rosso, il livello più grave di calore individuale dal ministero. In casi simili, i consigli sono di evitare di esporsi al sole diretto tra le 11 e le 18, ma anche utilizzare correttamente il condizionatore per chi ce l'ha (un tema su cui c'è un intero opuscolo dedicato), senza dimenticare di permettere un ricambio d'aria naturale in casa. In ogni caso, l'ideale per chi ne ha la possibilità sarebbe di trascorrere le ore più calde nella stanza più fresca della casa, bagnandosi spesso con acqua fresca, o anche passare alcune ore in luogo pubblico climatizzato.

Niente auto se non è climatizzata tra le 11 e le 18, e comunque nei viaggi meglio portarsi delle scorte d'acqua adeguate in caso di code impreviste. Le persone non autosufficienti, anziani e bambini non vanno lasciati da soli in un'auto al sole, anche se per poco tempo.

Si consiglia di indossare indumenti chiari e leggeri, meglio se in fibre naturali, e di ripararsi la testa con un cappello. Può aiutare anche ridurre il consumo di bevande gassate e zuccherate, tè o caffè, bevande alcoliche o anche troppo fredde. Meglio evitare cibi "elaborati e piccanti", priorità alla verdura e frutta fresca, e occhio alla conservazione degli alimenti.

A proposito, anche la conservazione dei farmaci va assicurata, tenendo in frigo quelli che prevedono di essere conservati a non più di 25-30 gradi. Si può anche contattare il proprio medico per chiedere se un'eventuale terapia farmacologica in corso vada cambiata con il caldo.

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