Cosa ha detto Meloni su cittadinanza e lavoro

Giorgia Meloni è tornata a parlare di referendum, in particolare di quello sulla cittadinanza che ha definito "una sciocchezza". Ribadendo la sua contrarietà alla riforma che proponeva di dimezzare i tempi di soggiorno legale per richiedere la cittadinanza, la premier ha detto che continua a pensare che "non serva cambiare la legge".
"Sono molto contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani, bisogna avere l'umiltà di tenere conto di quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani", ha dichiarato in video collegamento per la celebrazione del 25° anniversario di Libero. "Solo chi vive nei salotti eleganti e frequenta club esclusivi" poteva pensarlo, e "denota anche un certo provincialismo" perché molti oramai "vivono più di 5 anni in un paese e poi si trasferiscono altrove" che secondo questa logica "ogni 5 anni queste persone avrebbero diritto a una cittadinanza diversa".
Un ragionamento che, a prescindere dal fatto che non è chiaro di quali persone stia parlando Meloni, regge poco. Come vi abbiamo raccontato in questi mesi l'iter per diventare cittadini italiani è ben più lungo dei "soli" dieci anni di residenza continuativa richiesti per poter fare domanda e può arrivare – nelle ipotesi migliori – fino a tredici o quattordici anni.
Meloni ha celebrato il mancato quorum ai referendum dicendosi "contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani". La leader di FdI ha ribadito che non solo il Parlamento non dovrebbe modificare la legge, ma anche che auspica che "nessuno presenti una proposta del genere, perché vorrebbe dire non tenere minimamente in considerazione quello che vogliono coloro che dovresti rappresentare". Un messaggio forse rivolto al suo stesso alleato di maggioranza, Forza Italia, che ha aperto nuovamente allo Ius Scholae.
Meloni vanta i dati sull'occupazione
La premier si è poi soffermata sul tema del lavoro, vantando gli ultimi dati istat sull'occupazione. "Berlusconi penso sia fiero di noi nel vedere che abbiamo ottenuto quel milione di occupati in due anni e mezzo", ha dichiarato. "Io sono molto fiera del fatto che oggi l'Italia si presenti al mondo forte e credibile di fronte a un quadro economico e finanziario che è ovviamente molto complesso", ha sottolineato la presidente del Consiglio. I nuovi dati ci dicono "che abbiamo raggiunto nuovi record positivi in ambito occupazionale. L'ambito occupazionale è forse la cosa che mi rende più fiera. Non ci sono mai stati così tanti italiani che hanno avuto un lavoro da quando è stata fatta l'unità d'Italia. E si tratta per di più di lavoro di qualità, perché quelli che aumentano sono i contratti a tempo indeterminato, aumenta il lavoro autonomo, diminuisce il lavoro precario".
Meloni ha rivendicato il "record di occupazione femminile" nello stesso giorno in cui il rapporto del World Economic Forum sulla parità di genere del 2025 attesta il crollo dell'Italia alla 117° posizione all'indicatore "partecipazione economica e opportunità", che comprende tra le altre cose, il tasso di partecipazione alla forza lavoro e l'uguaglianza salariale.