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Cosa è il ‘bollino di Stato’ contro il caro vita che il ministero del Made in Italy vuole lanciare

Il ministro Urso pensa a un ‘bollino di Stato’ da apporre sul alcuni prodotti, per cercare di contenere i prezzi dei beni alimentari. L’iniziativa si chiama ‘Trimestre anti-inflazione’, e dovrebbe riguardare i mesi da ottobre a dicembre.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Siamo sulla strada giusta. L'obiettivo è quello di stringere un'intesa già nella prossima settimana su un paniere calmierato di prodotti, sviluppando una grande campagna contro l'inflazione che intendiamo realizzare nel trimestre decisivo, da ottobre a dicembre, per sostenere i consumatori italiani". È l'annuncio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato da Libero.

Il ministro aveva già anticipato nei giorni scorsi di voler proporre un "paniere di beni" di largo consumo con "prezzi calmierati", come risposta al caro vita e per "aiutare le famiglie a fare la spesa". Il governo ha deciso di intervenire visto che gli alimentari nell'ultimo mese hanno subito aumenti dell'11% su base annua, che ha comportato un esborso di +846 euro annui a famiglia. "Il paniere – ha aggiunto nell'intervista il ministro Urso – sarà di prodotti alimentari a largo consumo, ma anche di altro genere, come quelli per l'infanzia e per la cura della persona, su misura per le famiglie meno abbienti".

"Vogliamo realizzare questa operazione – ha detto – coinvolgendo tutti gli attori interessati, dalla grande distribuzione a commercianti, esercenti e produttori ma anche le associazioni dei consumatori. Solo facendo squadra possiamo raggiungere l'obiettivo di combattere l'inflazione. Dobbiamo evitare che l'inflazione determinata da effetti esterni, diventi strutturale, come è avvenuto durante la fiammata del 2007/2009″.

Le opposizioni però dicono che le misure messe in campo sono palliativi che non risolvono il problema e che servirebbe un impegno strutturale: "Bloccare la crescita dell'inflazione non è un palliativo – ha detto Urso – è la sfida del sistema Paese. Che si aggiunge alle altre misure già realizzate sin dall'inizio della legislatura con la manovra economica, per due terzi dedicata a fronte le are il caro energia, così come i due tagli al cuneo fiscale già realizzati in pochi mesi, quale mai si era avuto nel passato, a favore soprattutto di coloro che percepiscono salari più bassi. E la ‘social card' per le famiglie più bisognose. Le nostre azioni hanno innescato una crescita del Pil e investimenti esteri nel nostro Paese, con oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro creati in pochi mesi".

Ma cosa intende fare concretamente il ministro delle Imprese e del Made in Italy? Il governo pensa a un ‘bollino di Stato' per combattere il caro vita, un marchio che non sarà apposto non solo sui prodotti alimentari, ma anche su quelli per l’infanzia e per la cura della persona. Sarebbe già pronto il logo: un carrello della spesa tricolore.

Perché, come fa notare la Repubblica, una lista di prodotti a prezzi ridotti per decreto non si può fare. E allora la soluzione, scrive il quotidiano, potrebbe essere "una campagna e un marchio che sarà usato dalla grande distribuzione e dalle imprese del settore alimentare e no". I supermercati faranno quindi rientrare gli sconti che già fanno "sotto l’ombrello governativo". L'iniziativa però rischia di trasformarsi in un'operazione di propaganda, soprattutto perché non sono previsti stanziamenti aggiuntivi da parte del governo.

"Il paniere su cui applicare prezzi calmierati viene definito da ciascuna impresa delle filiere, ricoprendo quanto più possibile prodotti di prima necessità alimentari e non alimentari, ad esclusione degli alcolici" si legge nella bozza, che è stata anticipata da la Repubblica. I supermercati e le imprese dovranno aderire entro il 15 settembre, e il nome dei supermercati e delle catene sarà pubblicato sui siti istituzionali del ministero. In cambio il ministero "si impegna a predisporre un bollino digitale contenente un logo di origine ministeriale con la dicitura ‘Trimestre anti-inflazione' che sarà reso disponibile alle associazioni del commercio". L'accordo, secondo la bozza, prevede "Prezzi fissi, attività promozionali, campagne sui prodotti con il marchio dell’insegna, carrelli a prezzi scontati o unici". Iniziative che, ricorda la Repubblica, le catene fanno già in autonomia.

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