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Cosa ci dice la nuova comunicazione del PD sulla linea e gli obiettivi politici di Elly Schlein

Il Partito democratico lancia una nuova piattaforma di comunicazione. Si tratta di un’operazione importante, che ha un obiettivo politico molto preciso a cui sta puntando Elly Schlein.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Partito democratico si rifà l’abito e lancia una nuova piattaforma di comunicazione. Si tratta di uno spazio virtuale che vede confluire canali e linguaggi, cercando di allargare il dibattito al di là della comunità dem. “Un luogo dove  incontrare il Pd, le sue proposte per l'Italia e le persone e le  esperienze con cui vuole confrontarsi”, si legge in una nota.

Un’operazione di comunicazione importante, con un obiettivo preciso.

"Il Partito democratico è una comunità di persone. Il nostro principale strumento di comunicazione sono gli iscritti, i militanti, gli elettori", raccontano fonti dem, molto vicine a Elly Schlein, sottolineando come il Pd sia rimasto l'unico schieramento politico non personalistico in questo Paese, fondato su una comunità viva e partecipe. La comunicazione tra la rete territoriale e i vertici è fondamentale e rimane l'ossatura del dibattito continuo interno al partito. Il nuovo progetto è gestito interamente da risorse interne, a costo aggiuntivo zero.

Nonostante il Partito democratico sia e voglia rimanere un soggetto plurale e aperto, da quasi un anno le attenzioni mediatiche sono (quasi) tutte concentrate sulla segretaria. E, soprattutto, sui distinguo da Giorgia Meloni. Per la prima volta a capo del governo e dell’opposizione ci sono due donne. E – ovviamente, visto il ruolo che ricoprono – sono agli antipodi. Dalla politica economica a quella migratoria, passando per la sicurezza e i diritti civili, le due leader sono sempre su fronti contrapposti. Di nuovo, è  naturale che questo accada: Schlein e Meloni sono agli antipodi, hanno una storia e una visione politica che non potrebbero essere più distanti. È una polarizzazione naturale.

Un mese fa, lo scorso 11 novembre,  migliaia di militanti hanno partecipato alla manifestazione dem, convocata su una piattaforma di proposta e di alternativa al governo della destra.Erano anni che così tante persone non affollavano Piazza del Popolo per un evento organizzato da un segretario del Pd: un segnale, forse, che non è stato colto a dovere.

"Non c'è bisogno di schermaglie social per polarizzare i due profili, sono già naturalmente uno all'opposto dell'altro. La polarizzazione è politica, non serve che sia anche comunicativa. La polarizzazione è naturale tra chi pensa che il lavoro debba essere dignitoso e chi non vuole il salario minimo, tra chi fa la lotta alla povertà è chi la fa ai poveri, tra chi vuole investire sulla transizione ecologica e chi lascia spiccioli alle imprese su questo fronte", sottolineano sempre fonti vicine a Schlein. La strategia non è contrastare Meloni con toni fintamente aggressivi, ma raccontare un'alternativa possibile.

Non a caso si è scelto di utilizzare per la manifestazione dello scorso 11 novembre lo slogan "L'alternativa c'è". È su queste parole che si basa tutta la strategia della leadership di Schlein. Costruire una seria alternativa politica e poi comunicarla.

Non è semplicemente alzando i toni che il Pd, durante la segreteria Schlein, è riuscito ad imporre i suoi temi nell'agenda politica. "Dal salario minimo alla sanità pubblica, dalla scuola al diritto alla casa, la comunicazione è riuscita a imporre nel dibattito pubblico alcune questioni, perché la politica ha deciso che quei temi erano prioritari”. L'idea è sempre la stessa: se si offre un'alternativa seria, non c'è alcun bisogno di gridarla.

A livello comunicativo, sembrerebbe funzionare: lo dicono i dati. I canali social del Partito democratico hanno visto aumentare interazioni e seguito negli ultimi tre mesi, segnale che il discorso politico dem non è un monologo sussurrato unicamente agli interessati. Tra metà agosto e metà novembre su Instagram la pagina del Pd ha raggiunto 1,8 milioni di utenti unici; su Facebook 2,8 milioni e su X ben 5,3 milioni. Il seguito è aumentato su tutte le pagine, anche se il dato più degno di nota, in realtà, è un altro: un +43,8% per quanto riguarda le interazioni totali su Instagram in soli tre mesi.

Con la nuova piattaforma i dem puntano ora ad allargare la comunità e la partecipazione politica. E, così facendo, costruire l’alternativa. Del resto, Schlein lo ha messo in chiaro: è già pronta a una nuova tornata elettorale.

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