Coronavirus, al Senato cambia la modalità di lavoro: decreto unico e lavori a distanza di sicurezza
Anche il Senato si adegua alle disposizioni emanate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Non solo riducendo i lavori e accorpando tutti i decreti in un solo provvedimento, ma anche cambiando le modalità di lavoro a Palazzo Madama: sia per le commissioni che per l’Aula. La prima novità emersa dalla conferenza dei capigruppo che si è tenuta ieri riguarda i decreti: tutti quelli finora emanati e non ancora convertiti confluiranno in un unico decreto Coronavirus ter. Sarebbe, in sostanza, il decreto Cura Italia, che prevede lo stanziamento di 25 miliardi di euro. Al suo interno troveranno spazio anche il provvedimento sulla giustizia, quello sulle ex zone rosse e quello sulla sanità. Al Senato, dunque, verrà esaminato solo il decreto Cura Italia, assegnato solamente alla commissione Bilancio in sede referente. L’altra certezza, o quasi, che ci consegna la capigruppo è che il provvedimento verrà modificato solamente al Senato, considerando l’emergenza e i lavori a ranghi ridotti.
L’iter del decreto Cura Italia al Senato e le nuove modalità
I lavori partiranno lunedì 23 marzo, quando il decreto sarà incardinato a Palazzo Madama. Nelle giornate di martedì e mercoledì inizieranno le audizioni, con gli emendamenti che dovranno essere presentati entro venerdì 27 marzo. Per i sub-emendamenti alle proposte di governo e relatori, invece, ci dovrebbe essere tempo fino a martedì 31 marzo. I lavori, quindi, si svolgeranno solamente in commissione Bilancio. Ma, fisicamente, non si terranno in commissione, bensì nell’Aula del Senato. Uno spazio molto più grande e che permette di rispettare le distanza di sicurezza. Tutti i senatori potranno seguire i lavori della commissione tramite circuito chiuso.
Decreto cura Italia, le altre commissioni e l’Aula
La discussione e le modifiche del decreto, dunque, avverranno in commissione Bilancio. Le altre commissioni permanenti saranno convocate tra mercoledì 25 e giovedì 26 marzo per esprimere i pareri in sede consultiva. Non si sa, ancora, dove e in che modo si terranno queste sedute. Per quanto riguarda i lavori dell’Aula del Senato, invece, la decisione viene rinviata alla conferenza dei capigruppo che si terrà mercoledì 25 marzo. Al momento l’ipotesi più probabile è che l’Aula venga convocata mercoledì 8 aprile, ma sulle modalità non sembra – al momento – che sia stata presa alcuna decisione.