1.184 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cop26 e G20, Greta Thunberg: “Contenere emissioni entro 1,5 gradi è possibile, dipende da noi”

L’attivista svedese Greta Thunberg, che si trova a Glasgow in occasione dell’inizio dei lavori della Cop26, ha detto che contenere il surriscaldamento sotto 1,5 gradi, impegno preso dai leader del G20 di Roma, “è possibile, in teoria. Dipende da noi, se vogliamo che ciò accada”. Secondo Greta “Le emissioni globali sono ancora in aumento. Nel 2021 si prevede che assisteremo al secondo aumento più grande registrato finora”.
A cura di Annalisa Cangemi
1.184 CONDIVISIONI
Immagine

Nel giorno d'inaugurazione della Cop26 a Glasgow, l'attivista per l'ambiente Greta Thunberg ha ricordato che il mondo si sta ancora muovendo nella "direzione sbagliata" per fronteggiare la crisi climatica.

"Le emissioni globali sono ancora in aumento. Nel 2021 si prevede che assisteremo al secondo aumento più grande registrato finora. È un chiaro segno che ci stiamo ancora muovendo nella direzione sbagliata", ha insistito la diciottenne svedese in un'intervista alla Bbc. Thunberg ha fatto notare, inoltre, che non è stata "ufficialmente" invitata a parlare alla Cop26.

Greta ha difeso la necessità di continuare a fare pressioni dalla piazza sui politici affinché prendano misure più ambiziose contro il cambiamento climatico, e pur ammettendo di aver "pensato alla possibilità" di candidarsi alle elezioni in Svezia, ha assicurato che "in questo momento non prende in considerazione di fare quel passo".

"Ciò di cui abbiamo bisogno è un grande cambiamento nella narrativa sulla crisi climatica, dobbiamo raggiungere una massa critica di persone che chiede il cambiamento. Per ora, è più efficiente farlo dalla strada che dall'interno", ha spiegato.

Greta Thunberg ha criticato le politiche "sulla carta" annunciate da governi come Regno Unito e Stati Uniti, che a suo avviso non contribuiscono a risolvere il problema climatico. "La realtà è sempre un po' peggio di come non la presentano", ha sottolineato. "Nel Regno Unito si dice che avete ridotto le emissioni del 44% dal 1990. Questo suona molto bene, ovviamente, sembra buono sulla carta, ma se guardi alle emissioni effettive, non è così", ha precisato la giovane attivista, rivolgendosi al giornalista Bbc.

La 18enne non ha risparmiato nemmeno il presidente americano Joe Biden: "Gli Stati Uniti stanno nei fatti espandendo la propria infrastruttura per i combustibili fossili, ed è un segno che non stanno realmente trattando la crisi climatica come un'emergenza", ha affermato. Alla domanda sulla possibilità che i Paesi riescano a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi, ha risposto che "in teoria è possibile".

"Dipende da noi, se vogliamo che ciò accada", ha sottolineato. L'impegno di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi è stato raggiunto nella dichiarazione finale del G20, nella quale si legge che i Paesi del G20 restano "impegnati sull'accordo di Parigi per mantenere l'aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi".

Il presidente del Consiglio Draghi ha ribadito che "Per la prima volta i Paesi del G20 si sono impegnati a contenere il riscaldamento climatico entro gli 1,5 gradi, con azioni serie e immediate e un impegno a medio termine".

1.184 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views