1.517 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Conte sdoppia il Miur e nomina i nuovi ministri: Azzolina a Scuola e Manfredi a Università e Ricerca

Giuseppe Conte ha annunciato di voler separare il Miur in due unità, dopo l’abbandono dell’ormai ex ministro Lorenzo Fioramonti. Ora da una parte ci sarà la Scuola, per cui il presidente del Consiglio ha nominato la pentastellata Lucia Azzolina, e dell’altra Università e ricerca, per cui fa il nome del presidente della Crui, Gaetano Manfredi.
A cura di Annalisa Girardi
1.517 CONDIVISIONI
Immagine

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la tradizionale conferenza di fine anno, ha toccato anche il tema al momento al centro del dibattito politico, cioè il futuro del ministero dell'Istruzione, fronte caldo dopo l'abbandono del pentastellato Lorenzo Fioramonti per mancanza di risorse stanziate per la scuola e la ricerca. Conte ha annunciato di voler separare il Miur in due unità: da una parte la Scuola, per cui ha nominato la pentastellata Lucia Azzolina, e dell'altra Università e ricerca, per cui fa il nome del presidente della Crui, Gaetano Manfredi.

"Mi sono convinto e ne ho parlato anche alle forze politiche che la cosa migliore sia separare il comparto scuola dal comparto ricerca e università. Hanno logiche ed esigenze molte diverse. Creerò un nuovo ministero. Ho pensato di nominare Lucia Azzolina ministra della Scuola e il presidente della Crui, Gaetano Manfredi, vorrei nominarlo ministero dell’Università e della Ricerca. Affiancherò il nuovo ministro per una ricognizione, di un mesetto, e poi partiremo subito con le misure più urgenti", ha detto Conte.

Il presidente del Consiglio ha anche ringraziato Fioramonti per il lavoro svolto e ha parlato della necessità di rilanciare il ministero, la ricerca e l'università. "Ringrazio il ministro Fioramonti per l’attività fin qui prestata. Abbiamo la necessità di rilanciare il comparto della ricerca e dell’università. Non è vero che non abbiamo compiuto dei passi avanti. Introdurremo nel 2020 l’Agenzia nazionale per la ricerca. Il nostro Paese non aveva un’agenzia nazionale, come possiamo rilanciarlo senza un’agenzia che possa fungere da coordinamento? Per la prima volta ci siamo dotati di questa agenzia. Dobbiamo fare qualche sforzo in più: dobbiamo rilanciare un piano straordinario per i ricercatori, i fondi per le borse di studio. Detto questo, è un’occasione per rilanciare".

 "Vorrei chiarire che non nomineremo nuovi sottosegretari il cui numero è previsto dalla legge e non vogliamo sforare", ha aggiunto poi Conte, prima di concludere il suo discorso.

Chi è Lucia Azzolina, la nuova ministra della Scuola

Lucia Azzolina, la nuova ministra della Scuola è docente, dirigente scolastica e sindacalista: due lauree in Filosofia e una in Giurisprudenza, ha insegnato nei licei di La Spezia e Sarzana ed era iscritta all'Anief, operando dapprima in Piemonte e poi anche in Lombardia.

Azzolina ha iniziato la carriera politica candidandosi alle parlamentarie del gennaio 2018 per il collegio Piemonte 2, in cui è risultata la donna più votata, entrando così nel listino proporzionale in seconda posizione. A marzo di quell'anno è stata proclamata deputato. Nel settembre del 2019, dopo la crisi del primo governo Conte, viene nominata Sottosegretario al Miur. Azzolina si è occupata del decreto salva-precari, per il quale ha ricevuto anche delle minacce di morte. Nel testo si ponevano le basi per una mega sanatoria di precari da 21mila posti e un concorso straordinario che ne presupponeva altrettanti. I messaggi minatori sarebbero arrivati da gruppi di precari esclusi dalla sanatoria. Appena eletta ha anche presentato una proposta di legge contro le cosiddette classi pollaio per ridurre il numero massimo di studenti per ogni aula. Tuttavia questo problema riguarda in realtà solo il 5% della popolazione scolastica, tra l'altro in diminuzione.

Ha inoltre annunciato di voler presentare un disegno di legge per aumentare i posti di ruolo per gli insegnanti di sostegno (ruolo a cui lei stessa è abilitata) e di voler creare la laurea apposita per i docenti per cui anche chi volesse insegnare alle scuole superiori dovrebbe intraprendere all'università un percorso apposito (come avviene al momento per le maestre).

Chi è Gaetano Manfredi, il nuovo ministro dell'Università e Ricerca

Gaetano Manfredi, 55 anni, è il rettore dell'Università Federico II di Napoli, nonché presidente della Crui, la Conferenza dei rettori universitari italiani, è il nuovo ministro dell'Università e Ricerca. Nato ad Ercolano, nella provincia partenopea, Gaetano Manfredi si è laureato con il massimo dei voti in Ingegneria nel 1988 proprio all'Università Federico II, conseguendo poi anche un dottorato di ricerca in Ingegneria delle Strutture. Nel 1998 diventa professore associato in Tecnica delle Costruzioni, ottenendo poi la cattedra nel 2000. A partire dal 2010, è Rettore dell'Università Federico II, la stessa nella quale è cresciuto accademicamente.

1.517 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views