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Conte dice che il Governo voleva chiudere prima ma la Regioni si sono opposte

Giuseppe Conte risponde a una domanda di Fanpage.it sul sistema a tre zone messo a punto per affrontare la seconda ondata di coronavirus e afferma che il governo avrebbe voluto introdurlo ben prima di quanto fatto. Ma, prosegue, ha incontrato la resistenza delle Regioni, che non credevano sarebbe stato un meccanismo efficace. Scontro, quello tra governo centrale e autorità regionali, che ha fatto ritardare di quasi un mese le chiusure e restrizioni anti-contagio. Mese in cui abbiamo la curva epidemiologica si è impennata.
A cura di Annalisa Girardi
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"Nel confronto con le Regioni c'è stato un fronte compatto che non era convinto che questo sistema a tre fasce potesse funzionare", afferma Giuseppe Conte durante la consueta conferenza stampa di fine anno, rispondendo a una domanda di Fanpage.it  sul sistema di monitoraggio e chiusure a tre zone messo a punto dal governo per affrontare la seconda ondata di coronavirus. Meccanismo che era stato ideato già lo scorso 12 ottobre, ma che è entrato in vigore solo quasi un mese dopo. Mese in cui sono aumentati i contagi e i decessi per Covid-19. "

La richiesta, anche da parte di grandi esperti, era quella di un lockdown generalizzato, senza però rendersi conto che alcuni territori non meritassero affatto un lockdown e che questo sarebbe stato un'ulteriore sofferenza che poi sarebbe stata insostenibile dal punto di vista sociale, economico e psicologico. Abbiamo quindi avuto anche difficoltà nel far comprendere che il nostro era un sistema efficace e che peraltro era stato concordato con le stesse Regioni, perché era in fase di sperimentazione ormai da mesi", aggiunge il presidente del Consiglio.

E ancora: "Diciamo la verità, ci siamo imposti a livello nazionale anche se c'erano molte diffidenze a livello territoriale. Detto questo, chiaro che è stato un sistema sperimentale: ma io, con il ministro della Salute e tutto il governo ero consapevole, insieme agli esperti, che comunque era necessaria una sperimentazione. Non avevamo manuali, guide o protocolli internazionali, ma noi eravamo convinti che fosse un sistema che ci permettesse interventi mirati e chirurgici". Conte quindi afferma che il governo avrebbe voluto introdurre questo sistema in tre zone ancora prima di quanto non abbia fatto e torna a puntare il dito contro i governi regionali: "Certo, ci sarebbe piaciuto introdurlo anche prima, ma come ho detto è stato già molto difficile e ci sono state alcune difficoltà nel dialogo. Ma alla fine devo riconoscere che anche i rappresentati dei governi territoriali che più avevano mostrato riluttanza poi alla fine si sono adeguati".

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