Consulta dice no a Berlusconi, Biancofiore: “Farò ricorso alla Corte Ue”

Un ricorso alla Corte dei diritti e di giustizia europea per difendere Silvio Berlusconi dai processi. Lo propone la sua fedelissima Michaela Biancofiore. "Oggi lo vedrà per capire il suo stato d'animo", dice. "Per lui sono capace di fare qualsiasi cosa". La bocciatura da parte della Consulta all'uso del legittimo impedimento nel processo Mediaset per l'ex premier ha scatenato la reazione dei suoi sostenitori nel Pdl e quella della sottosegretaria è stata indubbiamente la presa di posizione più marcata: "E' venuto meno il principio cardine della democrazia ovvero la leale collaborazione tra poteri. Farò ricorso personale alla Corte dei diritti e di giustizia europea affinché possa avere un giusto processo" ha detto la pasionaria berlusconiana, a Citofonare Adinolfi, su Radio Ies.
Secondo la Biancofiore è "impensabile" che i magistrati, specialmente quelli delle alte cariche, vengano nominati dalla politica, o che ci sia una magistratura rappresentata da correnti politiche. La sottosegretaria è comunque dell'idea che la nuova grana per il leader del PdL, non dovrebbe incidere sul Governo. Ma allo stesso tempo è dell'idea che "Letta non può dormire sonni tranquilli, e non per il centrodestra: è evidente che nell'alveo del centrosinistra, che già due mesi fa era convinto di aver vinto le elezioni, c'è un fuoco amico". Che la Biancofiore individua in un "reticolo di magistrati che di fatto hanno fondato un partito politico ideale che è andato oltre ogni morale pubblica e non a caso ci sono molto magistrati scesi in politica". Insomma, se le toghe non rappresentano un problema per il Cavaliere, la stessa cosa non si può invece dire per il Presidente del Consiglio".