Consigliera di FdI a Ancona dice che i femminicidi non esistono: “Sono omicidi come gli altri”

Il governo Meloni sta lavorando per introdurre il reato di femminicidio nel Codice penale, con una proposta che il Senato ha già approvato all'unanimità e che ora è alla Camera in attesa di diventare legge. La proposta ha fatto discutere i giuristi, ma se non altro ha chiarito che c'è una volontà politica: quella di identificare il femminicidio come fenomeno a se stante. Ad Ancona, però, Fratelli d'Italia sembra non essere d'accordo con l'esecutivo. Almeno, questo è emerso dall'intervento della consigliera Maria Grazia De Angelis, che ha parlato di "quelli che voi chiamate ‘femminicidi'" dicendo che "io li chiamo omicidi, perché per me maschi e femmine sono uguali".
Le parole sono arrivate durante una seduta del Consiglio comunale in cui si discuteva una mozione, proposta dal Pd ma sostenuta da tutte le opposizioni insieme: la proposta di inserire l'educazione affettiva e sessuale nel piano studi delle scuole. È un tema su cui il centrodestra è tendenzialmente contrario, anche se viene chiamato in causa proprio come misura di contrasto ai femminicidi. E così, per parecchio tempo si è cercato un compromesso tra maggioranza e opposizione per arrivare a un testo che potesse ottenere il via libera.
Alla fine, però, Fratelli d'Italia ha deciso di votare comunque contro. In Aula è intervenuta la consigliera Maria Grazia De Angelis, medica, che già un anno fa aveva attirato l'attenzione delle cronache nazionali per un post sui social che era stato considerato omofobo, in cui derideva alcuni uomini vestiti in abiti femminili. E che ad Ancona presiede la commissione su integrazione e pari opportunità.
"In alcuni Paesi europei, dove l’educazione sessuale è prevista come materia di studio nelle scuole, il tasso di quelli che voi chiamate femminicidi non è calato in questi anni, addirittura in alcuni casi è aumentato", ha detto De Angelis senza specificare da dove prendesse i dati che citava. "La famiglia deve educare, non può essere assente, anzi deve vigilare sui programmi scolastici. Perché poi, nelle nostre scuole, ci sono abusi ideologici, tipo ‘gender’ e altre cose, che noi non condividiamo assolutamente".
E ancora: "Quelli che voi chiamate femminicidi sono soltanto omicidi, perché per me maschi e femmine uguali sono", ha aggiunto. Per poi elencare una serie di Paesi: "In Francia, nel 2024, gli omicidi femminili sono aumentati del 10% e non si registrano cali né in Spagna né in Gran Bretagna, mentre la Lettonia, dove le materie in discussione sono gestite dai Comuni, è il primo Paese per tasso di omicidi femminili. Stiamo parlando di nulla".
Nel voto finale tutto il centrodestra si è schierato contro la proposta, con un'unica eccezione. Silvia Fattorini, esponente di una lista civica, ha detto di essere "pienamente d’accordo a insegnare ai nostri studenti questo tipo di materia e di argomenti, purché fatto da esperti", e si è astenuta. Ma sono state soprattutto le parole di De Angelis a scatenare la polemica.
Il consigliere del Pd Giacomo Petrelli ha dichiarato: "Benvenuti nel Medioevo". E anche il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, esponente di Forza Italia con un passato in Alleanza nazionale, ha preso le distanze: "Io non l’ho sentita, ma anche lei sa che il femminicidio è una fattispecie di reato contemplata dal Codice penale".