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Condannato Lavitola per tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi

L’ex direttore de L’Avanti! è stato tirato in ballo anche dal senatore De Gregorio nella “compravendita” di parlamentari che causò, nel 2008, la caduta del Governo Prodi.
A cura di Davide Falcioni
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Valter Lavitola in diretta a BERSAGLIO MOBILE

Valter Lavitola, ex direttore de L'Avanti, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi per tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. La sentenza è stata emessa dal gup Francenco Cananzi al termine del processo con rito abbreviato. "La decisione del giudice ridimensiona i fatti riconducendoli a limiti molto meno allarmanti rispetto a quelli prospettati dall'accusa", ha dichiarato l'avvocato Gaetano Balice, legale di Lavitola, commentando la sentenza. "L'ipotesi delittuosa – ha detto ancora Balice – è a mio avviso fantasiosa e priva di qualsiasi ancoraggio con la realtà".

Lavitola è tirato in ballo da De Grgorio anche nell'Operazione Libertà: l'ex Idv lo ha accusato di essere stato l'anello di collegamento tra Berlusconi e i parlamentari del centrosinistra che fecero cadere il Governo Prodi nel 2008. In una lettera a Berlusconi, infatti, Lavitola scrisse scrisse: "“Lei subito dopo la formazione del Governo in questa legislatura, con Ghedini e Verdini presenti, mi disse che era in debito con me e che lei era uso essere almeno alla pari. Era in debito per aver io ‘comprato' De Gregorio, tenuto fuori dalla votazione Pallaro, fatto pervenire a Mastella le notizie della Procura di Santa Maria Capua Vetere, da dove erano arrivate le pressioni per il vergognoso arresto della moglie, e insieme a Ferruccio Saro e al povero Comincioli ‘lavorato' Dini. Ciò dopo essere stato io a convincerla a comprare i senatori necessari a far cadere Prodi”.

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