Come “picchiare i marocchini” senza farsi vedere: l’eterno ritorno del video anti – Grillo

Nel 2006, durante una tappa del tour "Incantesimi", Beppe Grillo si lasciò andare a considerazioni sul modo in cui trattare gli immigrati che "danno fastidio", probabilmente facendo riferimento ad un contemporaneo caso di cronaca con agenti ripresi mentre picchiavano senza motivi apparenti un gruppo di extracomunitari. "Se i marocchini vengono qua ad ubriacarsi e a rompere i coglioni…o vengono qua e rispettano le regole e vanno fuori dai coglioni. Però vuoi dare una passatina ad un marocchino che rompe i coglioni, lo prendi, lo carichi in macchina, senza che ti veda nessuno lo porti un po' in caserma e poi magari gli dai due schiaffetti…ma due schiaffetti, tanto lo fanno. In mezzo alla strada non è possibile, oggi con un telefonino fanno succedere un casino e l'immagine è andata ad un miliardo di musulmani".

Questo il passaggio incriminato, inserito in un monologo di due ore, tra satira e politica. Invece, l'operazione (fatta già in passato e rilanciata in questi ultimi giorni) consiste essenzialmente nel decontestualizzare completamente il messaggio, toglierlo dall'ambito satirico e provocatorio e farla passare quasi per proposta politica. Risultato: un video visto da migliaia di persone ed utilizzato in campagna elettorale per sottolineare la presunta pratica anti-democratica e vessatoria esaltata da Beppe Grillo. Fenomeni della rete, si dirà. Che diventano ancora più insopportabile a pochi giorni dalle politiche 2013.