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Manovra 2024

Com’è cambiata la manovra 2024 dopo la maratona notturna in commissione al Senato

Pensioni, casa, Ponte di Messina e violenza sulle donne: le modifiche alla manovra che i senatori della commissione Bilancio hanno discusso nella notte erano state annunciate nei giorni scorsi, e l’ok è arrivato con un maratona terminata alle 5.43 di questa mattina. Ora parte la corsa verso l’approvazione definitiva, attesa tra Natale e Capodanno.
A cura di Luca Pons
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L'ultimo voto della commissione Bilancio di Palazzo Madama, che ha lavorato sul testo della legge di bilancio per tutta la notte, è arrivato poco prima delle sei di questa mattina. Erano le 5.43 quando i senatori hanno approvato gli ultimi emendamenti del governo e dell'opposizione. Dopo una pausa di qualche ora, in mattinata dovrebbe arrivare il mandato al relatore, cioè l'incarico al parlamentare che ‘porterà' il disegno di legge all'Aula. Qui il dibattito sarà rapidissimo: approvazione prima di Natale, poi un passaggio alla Camera che sarà quasi una formalità, per chiudere i lavori entro l'anno ed evitare l'esercizio provvisorio.

Le modifiche approvate nella notte sono state le stesse di cui si è molto discusso negli scorsi giorni, quando il governo Meloni ha presentato i suoi emendamenti. Sul piano delle pensioni, c'è l'intervento che limita in parte il taglio dell'assegno per alcune categorie di dipendenti pubblici: medici e infermieri, insegnanti della scuola materna ed elementare, ufficiali giudiziari e dipendenti degli enti locali. L'assegno sarà più basso solo per chi sceglie di andare in pensione anticipata, o pensione di anzianità. Resterà intatto, invece, per chi lascia il lavoro raggiunti i 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.

In particolare, per i medici resta la possibilità di lavorare fino a 70 anni di età. Invece è stata cancellata nel giro di poche ore, dopo immediate proteste della categoria, la proposta governativa di alzare questa soglia fino a 72 anni per rimediare alla carenza di personale.

I senatori hanno confermato l'intervento del governo anche per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina: lo Stato ci metterà 9,3 miliardi di euro nei prossimi anni, invece dei previsti 11,6 miliardi. La differenza sarà presa dal Fondo di sviluppo e coesione, e in particolare 1,6 miliardi saranno pagati da Calabria (300 milioni) e Sicilia (1,3 miliardi).

Approvate anche le numerose misure sulla casa, dall'aumento della cedolare secca per chi affitta più di un immobile per periodi brevi (meno di 30 giorni) alla possibilità di una terza rata dell'Imu in alcuni Comuni. Sul Superbonus 110% non c'è stato nulla da fare: nonostante i numerosi tentativi di Forza Italia, non ci sarà nessuna proroga nel testo della legge di bilancio, neanche per chi ha già lavori avviati o vicini alla conclusione. Sempre in tema di abitazioni, governo ha voluto sottolineare che 100 milioni di euro sono stati stanziati per "elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica", come ha dichiarato la sottosegretaria all'Economia Lucia Albano.

È arrivato infine anche l'ok all'emendamento delle opposizioni, seguito da un applauso in commissione: 40 milioni di euro, la quota di "tesoretto" che spettava alla minoranza, saranno dedicati a misure contro la violenza di genere. Si parla di un aumento dei fondi per il reddito di libertà – rivolto alle donne che hanno vissuto situazioni di violenza – oltre a maggiori finanziamenti per i centri antiviolenza e per l'allestimento delle ‘case rifugio' per l'accoglienza delle vittime. È "una vera svolta nell'approccio al tema", che "per anni è stato focalizzato sulla fase in cui la violenza è già avvenuta", mentre "la svolta sta nella prevenzione, nell'individuare subito il pericolo", ha dichiarato Alessandra Maiorino, vice-capogruppo del M5s al Senato. Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, ha commentato: "Ora ci sono fondi per aiutare le donne, ma serve più coraggio per cambiare cultura".

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