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Ciampolillo: “Non farò il vaccino anti Covid, meglio diventare vegani, l’ho suggerito anche a Conte”

Il senatore del Misto Ciampolillo, protagonista negli ultimi momenti del voto di fiducia di ieri al Senato, rivela le sue opinioni sulle cure contro il Covid: “Bisogna puntare molto sulle difese immunitarie personali. Io sono vegano e ho difese immunitarie altissime. I vegani si difendono meglio dal Covid”. E annuncia che non farà il vaccino.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La mascherina la uso, ma non è quella la soluzione. Io sono per il modello svedese, dove i morti sono pochi e non hanno fatto un giorno di lockdown. Questa è la mia idea". Lello Ciampolillo, svela ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 la sua opinione sulla gestione dell'emergenza Covid.

Il senatore del Misto ha fatto parlare di sé ieri sera a Palazzo Madama: il voto di fiducia al governo ha richiesto un ‘Var', perché il senatore era risultato assente alla prima e seconda chiama. Dopo dopo una verifica del filmato Ciampolillo è stato riammesso insieme al senatore Nencini. Sia lui sia il senatore di Italia viva hanno votato la fiducia al governo, portando i sì a quota 156. "Conte non mi ha promesso assolutamente nulla. Ieri ho aspettato la terza chiamata, mi sono preso il mio tempo. È un mio diritto, stavo decidendo, e ho deciso per il bene della Nazione, ha chiarito poi il senatore ex penstastellato.

Nell'intervista in radio espone i suoi dubbi sull'emergenza sanitaria: "Spesso da noi si conteggiano come morti da Covid quelli morti in incidenti stradali e se tu hai avuto il Covid ad agosto e muori oggi – afferma – ti mettono come morto da Covid, mentre hai un'altra malattia". Il sentore ex M5s annuncia poi che non farà il vaccino, perché dice di essere per la "libera scelta". "A oggi – spiega – ci sono delle evidenze di danni collaterali già pubblicate: paralisi facciali, ci sono anche delle morti. Non è – ribadisce – la soluzione per uscire dal Covid".

"Bisogna puntare molto sulle difese immunitarie personali. Io sono vegano e ho difese immunitarie altissime. I vegani si difendono meglio dal Covid perché hanno difese immunitarie quasi perfette. A Conte ho consigliato di diventare vegano, l'ho suggerito per stare meglio".

Quella sulle potenzialità terapeutiche della dieta vegana non è l'unica proposta alternativa suggerita da Ciampolillo per la lotta al Covid. "A febbraio – rivela il senatore – ho suggerito a Speranza di utilizzare la cannabis come rimedio al Covid. A luglio il Medical College della Georgia ha pubblicato uno studio in cui si dice chiaramente che il cannabidiolo, che viene dal fiore di cannabis, cura gli effetti gravi del Covid, blocca la tempesta citochimica, evita l'infiammazione, evita i trombi e ti salvi".

Certo, tiene a sottolineare, "il cannabidiolo può prevenire, le canne sono un'altra cosa. Il mix di tabacco e cannabis è tossico, è veleno". Dunque, sempre secondo Ciampolillo, "meglio la marijuana del tabacco: la cannabis non è nociva e può aiutare contro il Coronavirus". E dunque, ribadisce, "sono a favore della legalizzazione della cannabis, mentre con il tabacco si muore".

"L'alcol – dice sempre alla stessa trasmissione – è tossico e crea dipendenza, mentre la cannabis pura non crea dipendenza e non è tossica. Meglio la cannabis. La cannabis non è tossica, l'alcol sì. Viva la cannabis, è un'erba medica potentissima". A chi gli chiede se farebbe il sottosegretario della Salute, Ciampolillo dice "non mi dispiacerebbe".

Ciampolillo dice di essere disposto anche a fare il ministro dell'Agricoltura, posto rimasto vacante dopo le dimissioni di Teresa Bellanova: "È vero che mi piacerebbe fare il ministro dell'Agricoltura e sulla xylella per salvare gli ulivi propongo tre metodi di cura".

La proposta suscita la reazione critica di Matteo Salvini: "Ciampolillo si propone come ministro dell'Agricoltura, uno che vuole sconfiggere la Xylella col sapone e il Covid con le canne. Questo è il governo oggi. In un momento normale si può ridere, in un momento come questo mi vien da piangere mi cadono le palle, le braccia".

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