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Elezioni Regionali 2025

Ci sono tre ‘impresentabili’ tra i candidati alle elezioni regionali in Valle d’Aosta e Marche

Dopo i consueti controlli, la Commissione Antimafia ha comunicato i nomi di tre candidati impresentabili alle elezioni regionali in Valle d’Aosta e Marche, dove si vota il 28 e 29 settembre.
A cura di Annalisa Cangemi
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A sinistra Armando Bruni, a destra Jessica Marcozzi
A sinistra Armando Bruni, a destra Jessica Marcozzi
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In vista delle prossime elezioni regionali, la Commissione Antimafia, nell'ambito dei controlli svolti sui candidati, ha riscontrato, sulla base dell'apposito codice di autoregolamentazione, la presenza di tre candidati ritenuti ‘impresentabili': si tratta di Paolo Bernardi (Valle d'Aosta), lista Lega-Salvini Vallee D'Aoste; Jessica Marcozzi (Marche), lista Partito popolare europeo-Forza Italia-Berlusconi, attuale capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale; Armando Bruni (Marche), candidato nella lista Liste civiche-Libertas-Udc nella provincia di Ascoli Piceno. In Valle d'Aosta si vota il 28 settembre (in un'unica giornata), mentre nelle Marche si vota il 28 e 29 settembre.

Nei confronti di Paolo Bernardi, il gip presso il Tribunale di Varese, in data 11 luglio 2023, ha disposto il rinvio a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta; il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Varese con prossima udienza fissata al 13 gennaio 2026. Per Jessica Marcozzi il gup presso il Tribunale di Fermo, in data 25 gennaio 2024, ha disposto il rinvio a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta. Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Fermo con prossima udienza fissata al 14 gennaio 2026.

Per Armando Bruni il gup presso il Tribunale di Fermo in data 16 giugno 2022, ha disposto il rinvio a giudizio per i reati di bancarotta fraudolenta. Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Fermo con prossima udienza fissata al 29 ottobre 2025.

Le reazioni

Dopo la pubblicazione dei nomi da parte della Commissione Antimafia, Armando Bruni si è difeso così: "Ritengo di essere estraneo ai fatti che mi vengono contestati e sono certo di poter chiarire la mia posizione in questa vicenda nelle sedi deputate".

"Ritengo anche che, – ha detto Bruni all'Ansa – se crediamo nella Costituzione e in particolare in uno dei principi cardine del nostro ordinamento, fino a quando non ci saranno pronunce di condanna a mio carico rimango una persona incensurata e candidabile. In ogni caso, non intendo scendere in polemiche strumentali finalizzate a screditare le persone. Fino a prova contraria siamo tutti innocenti e questo vale per me e per altri, candidati o meno".

Jessica Marcozzi, tramite il proprio legale, avvocato Stefano Chiodini, ha fatto sapere di essersi "trovata coinvolta, quale professionista consulente della società di famiglia, in un procedimento di bancarotta per fatti accaduti negli anni 2013-2014"; "ha affrontato e sta affrontando il procedimento certa di poter chiarire la propria posizione con il massimo rispetto per la Magistratura".

Sono stati formulati due capi di imputazione – ha spiegato l'avvocato Chiodini – ed ha già chiarito positivamente la propria posizione in fase di udienza preliminare dove è stato disposto il ‘non luogo a procedere' per uno dei capi di imputazione. Il secondo aspetto necessita di un approfondimento dibattimentale, tuttora in corso. Non è questa la sede per entrare nel dettaglio delle questioni processuali avendo sempre ritenuto che i processi devono essere fatti nelle aule dei Tribunali. Siamo fiduciosi di poter chiarire la posizione della dottoressa Marcozzi nell'intera vicenda che la riguarda e dimostrare la sua estraneità".

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