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Ci sono 2,6 milioni di lettere in arrivo dall’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate invierà più di due milioni e mezzo di lettere agli italiani per promuovere ravvedimenti e versamenti spontanei: l’obiettivo è ridurre l’evasione fiscale.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Non solo pace fiscale, rottamazione e stralcio. Nei prossimi mesi, agli italiani, arriveranno anche oltre due milioni e mezzo di lettere. Mittente: Agenzia delle Entrate. Non si tratta di cattive notizie in assoluto, però, ma di un'iniziativa per promuovere i ravvedimenti e i versamenti spontanei da parte dei contribuenti. L'obiettivo è quello di ridurre l'evasione fiscale, un piano portato avanti già nei mesi scorsi e previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: l'obiettivo del 2022, tra l'altro, è stato abbondantemente superato con i versamenti indotti per 2,45 miliardi di euro e 2,95 conseguiti realmente. Mezzo miliardo in più.

Le lettere di allerta, che saranno inviate ai contribuenti nelle prossime settimane, sono circa 2,6 milioni, per continuare a seguire il ritmo preso nel 2022. Lo scorso anno, infatti, l'obiettivo dei 2,45 miliardi da recuperare è stato raggiunto grazie all'invio di 1,3 milioni di lettere. Dopo questo invito, sono arrivati i versamenti spontanei da parte degli italiani.

Il piano di lotta all'evasione fiscale – che in questo caso assume il connotato più semplice possibile, ovvero una semplice lettera di sollecito – prevede un programma che arriva fino al 2025 e si basa anche su questo invio di alert. Il trend dei versamenti stimolati è previsto in crescita: nel 2023 si punta a incassare 2,4 miliardi, nel 2024 e nel 2025 la quota prevista è di 2,77 miliardi.

Secondo quanto scritto nel Pnrr dal governo Draghi, l'obiettivo è ridurre la propensione all'evasione fiscale del 5% entro il 2025 e del 15% entro il 2026. Ovviamente gli strumenti dell'Agenzia delle Entrate non finiscono qui: per chi non risponde in maniera volontaria al versamento o non si ravvede, saranno predisposti controlli mirati da parte della Guardia di Finanza. Insomma, la lettera di avviso è solamente il primo passo. Poi la lotta all'evasione fiscale prosegue con tutti gli strumenti necessari.

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