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Chiesa di Vicofaro che ospitava migranti sgomberata da agenti in assetto antisomossa. E Fdi esulta

La parrocchia di Vicofaro, che ospitava fino a pochi giorni fa 120 migranti, è stata sgomberata martedì da poliziotti in tenuta antisommossa. Il gruppo di poliziotti, come si vede dalla foto, ha fatto irruzione nella canonica per portare via gli ultimi quattro migranti rimasti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Martedì 1 luglio è stato effettuato lo sgombero definitivo dei migranti ospitati nella parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia, centro gestito da Don Massimo Biancalani, parroco che da tempo, dal 2015, si occupa di attività di accoglienza dei migranti e che si è trovato a contestare più volte le politiche discriminatorie messe in campo dai diversi governi negli anni, ricevendo anche minacce esplicite anche da Forza Nuova.

La notizia dell'intervento delle forze dell'ordine è stata data sui social dallo stesso Don Biancalani: "Hanno sgomberato Vicofaro". Nella canonica della chiesa, al centro di molte polemiche da tempo, martedì mattina ha fatto irruzione la polizia, in assetto antisommossa, per portare fuori gli ultimi quattro migranti che erano rimasti dentro la struttura. Così si è chiusa una vicenda, iniziata poco meno di un mese fa, quando il sindaco di Pistoia Tomasi, meloniano, aveva firmato un'ordinanza di sgombero per motivi igienico sanitari. A partire dal 25 giugno, i migranti di Vicofaro sono stati a poco a poco spostati e sistemati in altre strutture. "Una ferita che mi porterò sempre nel cuore", si legge nel profilo social di Don Biancalani, che nel 2019 era stato contestato apertamente da Matteo Salvini, per le sue prese di posizione contro il Decreto Sicurezza. "Una violenza enorme su di me, i miei ragazzi fragili e la chiesa", ha scritto ancora.

Ieri il Prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, "all’esito delle operazioni di ricollocamento dei migranti ospitati a Vicofaro, iniziate il 25 giugno e conclusesi il 1° luglio scorso". È stata annunciata la fine delle operazioni di ricollocamento dei 120 migranti che erano presenti nella struttura, "con il duplice obiettivo di ristabilire la legalità e di offrire agli ospiti di Vicofaro un’accoglienza dignitosa, nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e di sicurezza", si legge nel comunicato. Quello che colpisce è l'enorme dispiegamento di forze nel blitz, tra l'altro in tenuta anti-sommossa, per portare via solo quattro persone. Era davvero necessario?

Perché è stata sgomberata la parrocchia di Vicofaro

Tutto nasce dall’ordinanza del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, di Fratelli d'Italia, che per motivi igienico sanitari aveva ordinato la chiusura della struttura nelle scorse settimane. Secondo l'esponente Fdi il provvedimento aveva come obiettivo la sicurezza dei migranti che vivevano all'interno di una struttura sovraffollata.

"A Vicofaro oltre 150 persone vivevano in condizioni inaccettabili. Lo dicono i report dei Vigili del Fuoco, dell'Asl e di tutti quei soggetti che hanno fatto sopralluoghi e dato conto, puntualmente, di una situazione di pericolo, senza dignità, che non si poteva e non si può chiamare accoglienza", "la verità è che la parrocchia di Vicofaro sfuggiva ad ogni gestione e alle regole, anche quelle di civile convivenza, su cui si deve basare una comunità", ha detto Tomasi, all'indomani dello sgombero completo della parrocchia.

"Non bisogna aver paura di denunciare tutto questo, e i cittadini lo hanno fatto tante volte. Per questo li ringrazio – ha scritto ancora Tomasi – Da sindaco non l'ho mai buttata in strumentalizzazione politica, né in passato quando il caso ha avuto rilievo nazionale, né oggi che i ragazzi sono stati trasferiti. La questione andava affrontata in termini di sicurezza, legalità e dignità pensando sia alle persone accolte, sia agli abitanti di quel quartiere che per troppo tempo hanno sopportato la situazione e, talvolta, si sono sentiti giudicati da chi in quel luogo non vive".

"Quando i Vigili del Fuoco scrivono che in quell'edificio, con quella gestione, le persone sono in pericolo, quando mancano le minime condizioni igienico sanitarie per vivere, quando non ci sono regole né percorsi di integrazione, quando quel centro diventa rifugio anche per chi commette reati, c'è solo una cosa da fare prima che accada l'irreparabile, ha aggiunto, rivendicando la decisione.

Lega e Fdi esultano per la fine del progetto di accoglienza di Don Biancalani

"Finalmente lo Stato è intervenuto a Vicofaro per ripristinare legalità, sicurezza e decoro. Per anni abbiamo denunciato una situazione fuori controllo: centinaia di immigrati ammassati in una canonica in condizioni igieniche disastrose, con risse, minacce ai residenti e degrado sotto gli occhi di tutti. Don Biancalani parlava di accoglienza, ma nei fatti ha soltanto favorito l'illegalità. La sua non è stata solidarietà ma disobbedienza e arroganza. La vera carità si fa nel rispetto delle regole e della dignità di tutti, a partire dai cittadini e dai fedeli che vivono nel quartiere e che per troppo tempo sono stati ignorati. Ringrazio le forze dell'ordine, la prefettura e chi ha finalmente messo fine a questo scandalo. Ora basta con l'accoglienza ideologica fai-da-te: servono rigore, ordine e rispetto per chi paga le tasse e chiede sicurezza", ha dichiarato l'europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi.

"La vicenda del centro migranti gestito da don Biancalani a Vicofaro nel Comune di Pistoia, è finalmente giunta al termine con la conclusione del trasferimento degli ultimi ospiti. Per anni gli abitanti della zona sono stati costretti a convivere con centinaia di ragazzi stipat nel centro e a subire una situazione talvolta pericolosa per la loro incolumità. Da ultimo le condizioni della struttura erano così precarie, dal punto di vista igienico sanitario, da costituire una minaccia per il benessere degli stessi extracomunitari presenti e dei residenti", hannp commentato il deputato Fdi Francesco Michelotti e il consigliere regionale Alessandro Capecchi.

"Grazie all'intervento dell'amministrazione comunale pistoiese e della Diocesi, nonché al lavoro silenzioso ma continuo delle forze dell'ordine coordinate dal questore – si legge in una nota -, è stata ripristinata la legalità nella parrocchia e in tutta la zona. Per questo vogliamo fare un plauso a Governo e Comune e a tutti i soggetti coinvolti che hanno reso possibile lo smantellamento in sicurezza del centro di don Biancalani".

Per Michelotti e Capecchi "situazioni come quella di Vicofaro non devono accadere e questo sarà possibile anche grazie alle politiche di contrasto all'immigrazione irregolare che sta portando avanti il Governo Meloni. Lo stesso Decreto flussi, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, va in questa direzione, così come gli accordi e le intese internazionali. Al contempo, un'altra risposta concreta del Governo di Roma affinché non nascano nuove Vicofaro è il cosiddetto ‘Decreto Caivano' che mira a migliorare le condizioni di vita in alcune delle aree più difficili delle nostre città prevenendo la costituzione di ‘quartieri-ghetto' dove si respira un clima di degrado e insicurezza eccessivo".

"Infine la creazione di un Cpr in Toscana – concludono gli esponenti Fdi – potrebbe rendere più facile il lavoro delle forze dell'ordine per procedere alle espulsioni di coloro che non abbiano titolo per restare in Italia".

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