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Caso Open, M5s chiede codice condotta per i senatori. Italia Viva: “Da Cinque Stelle solo fake news”

Al centro dello scontro l’inchiesta sulla fondazione Open. Oggi in Senato la capogruppo M5s Mariolina Castellone ha puntato il dito contro Matteo Renzi chiedendo all’Aula di adottare un codice di condotta basato sulla trasparenza. Subito la replica del capogruppo di Italia Viva, Davide Faraone, che ha accusato i Cinque Stelle di portare avanti solo fake news.
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A cura di Annalisa Girardi
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Ancora scintille fra il Movimento Cinque Stelle e Italia Viva. Al centro dello scontro l'inchiesta sulla fondazione Open. Oggi, nell'Aula del Senato, non appena è stata aperta la sessione di bilancio, la capogruppo M5s Mariolina Castellone ha accusato Matteo Renzi di essere protagonista di "una vicenda dai contorni opachi e poco trasparenti" sui "lauti compensi che riceve da soggetti italiani e internazionali". E ancora: "C'è il rischio che il confine tra politica e affari, tra cosa pubblica e tornaconto personale si assottigli fino a scomparire", ha aggiunto chiedendo che venga adottato un codice di condotta per i senatori. Subito la replica del capogruppo renziano, Davide Faraone: "Avevamo chiesto col voto contrario del Movimento 5 Stelle, di poter approfondire cosa è successo con De Donno, con il Venezuela, con i ventilatori polmonari e altre cose su cui i Cinquestelle non ci dicono una parola. Su quello stanno zitti, quindi sinceramente reputo l'intervento della senatrice Castellone una caduta di stile".

Durante lo scambio dai banchi si sono levate grida di accusa, costringendo più volte la presidente di Montecitorio, Elisabetta Casellati, a intervenire. Tutto è cominciato con Castellone che ha chiesto all'Aula di adottare un "un codice di condotta per i senatori che metta al centro la trasparenza" e approvare "la legge sul conflitto di interessi presentata da M5s". L'esponente pentasellata ha quindi proseguito: "C'è stato un vero e proprio dossieraggio ai danni di M5s: la magistratura farà il suo corso ma stupisce il silenzio totale delle altre forze politiche. Non c'è stata una una parola di biasimo, non una richiesta di chiarimenti, non un segno di solidarietà nei nostri confronti e dei colleghi oggetto del dossieraggio che siedono in quest'aula. Un silenzio imbarazzante".

Quindi la replica di Faraone: "Il  M5S ha chiesto in quest'Aula solidarietà per quello che ha fatto in questi anni a tutti noi: tutte le forze politiche hanno subito dal M5S quello che la senatrice Castellone sta dicendo di aver subito. Cioè la creazione di profili falsi su Facebook da parte del M5S per insultare ognuno di noi, fake news organizzate dal M5S e dalla piattaforma Rousseau, per insultare Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Pd (ricordiamoci Bibbiano), Italia viva, per insultare trasversalmente tutte le forze politiche con informazioni false, fake news, con i social utilizzati come manganelli contro uomini e donne per bene". Il senatore ha anche affermato che i Cinque Stelle "hanno detto per anni in giro che fare il parlamentare voleva dire essere criminale. Sentiamo da loro chiedere solidarietà per qualcosa che non è stata fatta se non da loro nella storia della Repubblica italiana".

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