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Caso Morisi, verso l’interrogatorio per gli indagati: tutti i punti oscuri da chiarire

Il legale di Luca Morisi ha presentato istanza alla procura di Verona perché il suo cliente sia al più presto ascoltato. Dalla sua versione dei fatti potrebbero emergere nuovi elementi in risposta ai tanti punti interrogativi sulla vicenda. Lo stesso vale per quanto dirà uno dei due giovani escort presenti nell’appartamento a Belfiore nella notte del 14 agosto: anche lui, infatti, potrebbe essere sentito questa settimana. E anche lui, come Morisi, è indagato per cessione di stupefacenti.
A cura di Annalisa Girardi
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Sul caso di Luca Morisi, l'ex social media manager di Matteo Salvini indagato per cessione di sostanze stupefacenti, potrebbe arrivare presto una serie di novità. Infatti, il legale di Morisi ha presentato istanza alla procura di Verona perché il suo cliente sia al più presto ascoltato. A riportarlo è il Corriere della Sera. Dalla sua versione dei fatti, quindi, potrebbero emergere nuovi elementi in risposta ai tanti punti interrogativi sulla vicenda ancora da chiarire. Lo stesso vale per quanto dirà uno dei due giovani escort di origine romena che erano nell'appartamento a Belfiore nella notte del 14 agosto: anche lui, infatti, potrebbe essere sentito questa settimana. Anche lui, come Morisi, è indagato per cessione di stupefacenti.

Il punto centrale riguarda il flacone di Ghb, la cosiddetta droga dello stupro, che è stato trovato nello zaino del giovane. Il quale, però, ha negato di averla portata in casa dell'ex collaboratore del leader leghista: a quanto ha raccontato agli agenti, l'avrebbe ricevuta dallo stesso Morisi. Che però, da parte sua, ha smentito quanto detto dal ragazzo. I due interrogatori, allora, potrebbero far luce su quanto realmente accaduto quella notte e su chi ha introdotto nell'appartamento la droga, fattore che ha fatto scattare per entrambi una denuncia per cessione di stupefacenti. Si dovrà anche chiarire in merito alla cocaina trovate in casa. Il ragazzo ha raccontato che quella notte ne sarebbe stata consumata "tanta". I carabinieri hanno trovato delle tracce su dei piatti e 0,31 grammi consegnati dallo stesso Morisi.

Un'altra questione su cui rimangono ancora molti punti oscuri è quella del pagamento ai due giovani. Il ragazzo, ai carabinieri avrebbe raccontato di aver subito un furto: non è chiaro se ai due Morisi abbia versato 2.500 euro, ma ne dovesse ancora 1.500, ragion per cui sarebbe scoppiata la lite. Oppure se sia stato ricattato per dare più soldi di quanti accordati in precedenza. Insomma, ci sono ancora molti elementi da chiarire sulla vicenda. Che, al di là di tutte le implicazioni giudiziarie, continua a pesare anche a livello politico.

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