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Caso Morisi verso l’archiviazione, Salvini: “Disgustato, gli infangatori non hanno chiesto scusa”

Matteo Salvini difende Luca Morisi, il suo ex capo comunicazione indagato dalla Procura di Verona: “Per un mese è stato massacrato ma oggi perfino la Procura certifica che non ha commesso nessun reato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Sono felice per Luca: il tempo è stato galantuomo, per un mese è stato massacrato ma oggi perfino la Procura certifica che non ha commesso nessun reato, tantomeno spaccio di droga o simili". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in un'intervista rilasciata a affaritaliani.it. Ieri la Procura di Verona ha fatto sapere di essere intenzionata a chiedere l'archiviazione dell'inchiesta che ha coinvolto Luca Morisi, l'ex spin doctor di Matteo Salvini, e ideatore della ‘Bestia', la struttura di comunicazione del leader della Lega.

L'inchiesta era stata avviata a seguito del ritrovamento di un quantitativo di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro, che le forze dell'ordine avevano rinvenuto ad agosto al termine di una notte trascorsa da Morisi con due escort. La droga, stando a quando è emerso dalle indagini, sarebbe stata portata da uno dei due ragazzi, un elemento che escluderebbe l'ipotesi di reato di cessione di stupefacente da parte di Morisi, su cui la Procura stava indagando. I Carabinieri, che erano stati chiamati proprio dai due giovani romeni con cui Morisi aveva trascorso la notte, avevano anche trovato nell'abitazione di Belfiore dell'ex guru social della Lega una piccola quantità di cocaina.

A breve, secondo la procuratrice Angela Barbaglio, dovrebbe essere chiesta l’archiviazione "per particolare tenuità del fatto", come ha scritto il Corriere della Sera. La richiesta sarebbe già pronta.

"Sono invece disgustato – ha detto ancora Salvini – dal fatto che a settembre, in piena campagna elettorale, giornalisti sinistri e in malafede abbiano dedicato centinaia di pagine e di ore di trasmissioni tivù per gettare fango su un innocente, e oggi che ogni accusa è stata archiviata nessuno di questi ‘infangatori' di professione abbia chiesto almeno scusa".

"I referendum sulla Giustizia promossi da Lega e Radicali che gli italiani voteranno in primavera – ha ha aggiunto il segretario del Carroccio – saranno una rivoluzione, pacifica e necessaria. Per quanto riguarda tutti quei ‘giornalisti' italiani che hanno perso libertà e dignità da tempo, per loro solo umana compassione".

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