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Caso Morisi, pm chiedono l’archiviazione per l’ex guru della Lega: non era sua la droga dello stupro

La procura di Verona chiederà l’archiviazione della posizione di Luca Morisi, l’ex guru della Lega, indagato per cessione di stupefacenti. La richiesta di archiviazione arriva “per la particolare tenuità del fatto”, come chiarito dalla procuratrice Angela Barbaglio.
A cura di Chiara Ammendola
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Sarebbero stati i due ragazzi che lo scorso agosto hanno raggiunto il suo appartamento a Belfiore, in provincia di Verona, a portare la cosiddetta droga dello stupro. Con questa motivazione la procura di Verona chiederà l’archiviazione per Luca Morisi, l'ex guru della comunicazione della Lega, indagato per cessione di stupefacenti. I due giovani escort con i quali l'uomo ha trascorso la notte trai il 13 e il 14 agosto dopo averli abbordati su un sito di incontri online, aveva raccontato ai carabinieri giunti nella cascina di Morisi per una perquisizione di aver ricevuto proprio da lui un flacone di Ghb, chiamata droga dello stupro. Ma secondo quanto emerso dalle indagini invece, sarebbero stati proprio i due ragazzi a presentarsi da lui con la droga, come si evincerebbe anche da una chat tra i tre proprio di quella notte: "Ti portiamo G. Tu cosa usi?", scriveva uno dei due giovani escort a Morisi, così come riportato da Corsera.

"La richiesta di archiviazione è per particolare tenuità del fatto", spiega la procuratrice Angela Barbaglio confermando così la richiesta di archiviazione per la posizione di Morisi che solo un mese fa dinanzi ai pm, durante l'interrogatorio aveva ammesso di aver fatto uso di cocaina quella sera, sostanza che fu infatti trovata in casa dai militari, dopo averla acquistata, negando però qualsiasi coinvolgimento nell'accusa di cessione della "droga dello stupro". Il legale di Luca Morisi, l'avvocato Fabio Pinelli, ha sempre sostenuto la tesi che non ci fu un accordo tra i tre nemmeno per consumare la cocaina insieme, dunque non ci sarebbe stato l'illecito del consumo di gruppo: l'ex guru della Lega l'avrebbe acquistata per uso personale e non avrebbe spinto i due a utilizzare la sostanza stupefacente. Cosa che invece i due escort, difesi dall'avvocato Veronica Dal Bosco, hanno sempre sostenuto.

Furono proprio loro, dopo aver trascorso con Luca Morisi la notte nella sua casa di Belfiore, e aver consumato droga insieme, dunque con una cessione reciproca, a chiamare i carabinieri per un presunto furto. Uno dei due sempre dinanzi ai pm ha poi chiarito di aver contattato il 112 perché stava male, era stordito, aveva assunto troppa droga: "Volevo chiedere aiuto per andare in aeroporto e partire", avrebbe detto ai militari prima di mostrare la bottiglietta con il Ghb: "Ce l'ha data lui".

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