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Caso Durigon, Conte: “Intollerabile che sia ancora al suo posto nonostante gravi affermazioni”

Il leader del Movimento 5 Stelle ed ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, va all’attacco del sottosegretario leghista, Claudio Durigon, dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Fanpage.it: “Continuiamo a considerare non tollerabile quanto detto da un esponente di governo come Claudio Durigon, ancora al suo posto nonostante le gravi affermazioni divulgate”.
A cura di Stefano Rizzuti
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In un lungo post sul tema della giustizia, l’ex presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, parla anche del caso Durigon e dell’inchiesta di Fanpage.it sul sottosegretario leghista. “Continuiamo a considerare non tollerabile, ad esempio, quanto detto da un esponente di governo come Claudio Durigon, ancora al suo posto nonostante le gravi affermazioni divulgate”, scrive Conte su Facebook. Rimarcando, ancora: “Riteniamo vada fatta chiarezza: anche fosse solo millanteria, saremmo comunque di fronte a esternazioni che restituiscono un’idea marcia delle istituzioni, lontana anni luce dai concetti di “disciplina e onore” che l’articolo 54 della nostra Costituzione richiama nell’esercizio delle funzioni pubbliche”.

Conte parla a lungo di etica pubblica e di responsabilità politica, un concetto che va tenuto separato da quello di responsabilità giuridica. Secondo l’ex presidente del Consiglio “oggi che finalmente iniziamo a vedere la luce dopo una dura pandemia che lascia macerie paragonabili a quelle del secondo dopoguerra, non possiamo trascurare di lavorare a una ricostruzione anche “morale” della nostra comunità, per renderla più salda nei valori e nei principi. L’etica pubblica è uno di quei valori che il M5S non ha solo portato nelle piazze e scritto nei programmi, ma reso tangibile con scelte forti e di rottura, per arginare condotte errate e operare secondo il più alto senso dello Stato”.

Conte ribadisce quindi la linea del Movimento: “Garantiremo il massimo rispetto della dignità di ogni persona, ma tenendo sempre fermo il massimo rigore nel pretendere il rispetto dei più alti principi di etica pubblica, del più alto senso civico e delle Istituzioni. Per questo oggi chi pensa che il nuovo Movimento possa venire meno a queste convinzioni o pensa di strumentalizzare questo percorso di maturazione, rimarrà deluso”. Il leader del M5s sottolinea che è necessario “applicare tutti i principi costituzionali che coinvolgono i cittadini sottoposti a indagini e agli accertamenti giudiziali, a partire dalla presunzione di innocenza e dal principio della durata ragionevole dei processi. Ma sia chiaro: la via maestra è realizzare un sistema che offra risposte chiare e certe alla domanda di giustizia, non scorciatoie nel segno della “denegata giustizia””.

Gli episodi dell’inchiesta

Il post di Conte parte dalle affermazioni di Luigi Di Maio, che ha riconosciuto “come errori alcuni toni e alcuni metodi usati in passato”, il che rappresenta la dimostrazione di un “importante processo di maturazione collettiva, che avrà al suo centro, sempre e comunque, il rispetto della persona, nella sua dimensione individuale e sociale”. Conte prosegue: “Il rispetto della persona e della sua dignità va coniugato con i principi della trasparenza, della lealtà, del rigore etico, da sempre fondamentali per il M5s. Perché il Movimento sta maturando, certo, ma non archivierà la forza e il coraggio delle sue storiche battaglie per cambiare il Paese. Saremo una forza aperta, accogliente. Ma anche intransigente nella misura in cui non ci renderemo disponibili a negoziare i nostri principi e a scolorire i nostri valori. Il principio di legalità e il valore dell’etica pubblica per la nostra comunità politica sono valori inossidabili”.

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