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Cartabellotta: “Quarta ondata già iniziata: Green Pass è utile, ma non abbassiamo la guardia”

“Il Green Pass costituisce un’arma in più per limitare la circolazione del virus. Ma l’estrema contagiosità della variante delta non permette in ogni caso di abbassare la guardia sull’utilizzo delle misure individuali: mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e anche all’aperto quando non è possibile mantenere il distanziamento e, soprattutto, evitare ogni forma di assembramento”: lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, in un’intervista con Fanpage.it in merito al nuovo decreto che cambia le regole su Green Pass e parametri per i colori delle Regioni.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo ha approvato il nuovo decreto che cambia le regole sul Green Pass e sui parametri per assegnare i colori alle Regioni, dopo diversi giorni di dibattito politico che ha visto scontrarsi anche le forze di governo. Specialmente sul Green Pass obbligatorio, che il centrodestra chiedeva di non estendere anche a bar e ristoranti, ma limitare solo ai grandi eventi. Abbiamo fatto il punto con il dottor Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, che nell’ultimo monitoraggio ha avvertito sui rischi di basare i nuovi parametri solamente su indicatori ospedalieri.

Con il nuovo decreto Covid dal prossimo 6 agosto si estenderà l’uso del Green Pass. Come valuta la strategia del Governo? Crede che basterà ad arginare l’aumento dei contagi che stiamo vivendo?

In questa fase della pandemia l’estensione di utilizzo del green pass costituisce è un’arma in più per limitare la circolazione del virus, permettendo il rilancio in sicurezza di alcuni settori e riducendo la probabilità di restrizioni. Inoltre, visto il boom di prenotazioni, ha già sortito l’effetto nudge, ossia la “spinta gentile” verso la vaccinazione. Ma l’estrema contagiosità della variante delta non permette in ogni caso di abbassare la guardia sull’utilizzo delle misure individuali: mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e anche all’aperto quando non è possibile mantenere il distanziamento e, soprattutto, evitare ogni forma di assembramento.

Il Green Pass continuerà ad essere rilasciato dopo la prima dose di vaccino: lei è d’accordo o crede sarebbe stato meglio adeguare le regole a quelle europee?

Secondo i risultati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità la singola dose di vaccino ha già un’efficacia elevata: 70% nel prevenire l’infezione, 81% nel ridurre l’ospedalizzazione, 89% nel prevenire il ricovero in terapia intensiva e 80% nel ridurre il rischio di morte. Tali percentuali con il ciclo completo aumentano rispettivamente a 88%, 95%, 97% e 96%. Ovvio che guardando ai numeri, in particolare per ridurre la probabilità di contagio, il ciclo completo è più efficace, ma oggi adeguando le regole a quelle europee escluderebbe oltre 8 milioni di persone che hanno effettuato una sola dose, aggiungendo un ulteriore elemento di discriminazione all’impossibilità di vaccinarsi per chi intende farlo immediatamente.

Ci sono alcune attività, come ad esempio i trasporti, per cui non servirà ancora il Green Pass: secondo lei il governo ha tralasciato dei settori che avrebbero dovuto essere invece inclusi?

Questa prima fase dell’estensione d’uso del green pass ha riguardato, concorsi pubblici a parte, esclusivamente attività ricreative e non essenziali. Se era sicuramente impossibile estenderlo ai trasporti locali, la mancata estensione ad aerei, treni e bus a lunga percorrenza e navi è stata verosimilmente una scelta politica per non ostacolare il turismo.

Dell’obbligo vaccinale per gli insegnanti non si è parlato in questo decreto: qual è la sua posizione a riguardo?

La riapertura delle scuole in presenza non dipende certamente dalla vaccinazione del 15% di personale scolastico. In assenza dei mancati adeguamenti strutturali e organizzativi per il prossimo anno scolastico, trasporti inclusi, c’è il rischio concreto di dovere ricorrere nuovamente alla didattica a distanza tenendo anche conto che non abbiamo ancora un vaccino per gli under 12 e che nella fascia 12-19 anni il 71% non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino.

Nel decreto si cambiano invece i parametri per assegnare i colori alle Regioni: ritiene che le soglie stabilite dal Governo rispetto all’occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri per far scattare le restrizioni siano troppo alte?

I nuovi parametri per l’assegnazione dei “colori” alle Regioni sono più coerenti con lo scenario attuale, dove l’elevata circolazione del virus avrà un impatto ospedaliero minore rispetto alle ondate precedenti grazie alle coperture vaccinali. Tuttavia, le varie combinazioni tra incidenza dei casi e percentuali di occupazione di posti letto in area medica e terapie intensive sono poco conservative, verosimilmente perché puntano molto sul completamento della copertura vaccinale di over 50 e fragili e sugli effetti del green pass nel limitare la circolazione virale. Inoltre, lascia perplessi la mancata definizione di un numero minimo di tamponi per 100.000 abitanti per limitare comportamenti opportunistici.

Tenendo conto della diffusione della variante Delta e dei nuovi parametri basati solo su indicatori ospedalieri, con che tempistiche ci renderemo conto se dovesse arrivare una nuova ondata?

La quarta ondata di contagi, di fatto, è già partita. I nuovi casi settimanali hanno ripreso a salire sempre più rapidamente: da 5.306 nella settimana 23-29 giugno sino a 19.390 nella settimana 14-20 luglio e negli ultimi 4 giorni ne sono stati riportati già 19.152, documentando la crescita esponenziale dei casi. Tuttavia, grazie alle coperture vaccinali, in particolare di over 60 e fragili, è ragionevolmente certo che rispetto alle ondate precedenti l’impatto dell’aumento dei casi su ospedalizzazioni e terapie intensive sarà minore. Tale impatto sarà proporzionale alla circolazione virale, che bisogna limitare il più possibile aderendo ai comportamenti raccomandati e vaccinando tutte le fasce di età, e inversamente correlato alla copertura vaccinale completa, in particolare di over 50 e fragili, che deve essere completata rapidamente.

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