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Carta docente, il bonus non sarà più di 500 euro: le ultime novità su importi e attivazione

La Carta Docente per la formazione del personale scolastico non è ancora attiva, e il governo ha fatto capire che quest’anno potrebbe arrivare a gennaio. Ci sono dubbi anche sugli importi: il bonus per gli insegnanti non sarà più di 500 euro, anche se le risorse complessive per la misura cresceranno.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Carta del docente, il bonus da 500 euro istituito nel 2015 per sostenere la formazione e l'aggiornamento professionale di tutti gli insegnanti, potrebbe essere più ‘leggero' da quest'anno.

L'ampliamento della platea dei beneficiari, tra cui sono inclusi anche i docenti con supplenza al 30 giugno, penalizzerà le risorse a disposizione per ogni singolo bonus. Anche se le risorse complessive a favore della misura sono in crescita, come hanno assicurato fonti accreditate a Fanpage.it. Al momento per la Carta ci sono in tutto 400 milioni, distribuiti tra i vari livelli di istruzione nei capitoli di bilancio del ministero dell'Istruzione. Ma la somma complessiva a disposizione dell'iniziativa verrà aumentata per potenziare le finalità della carta.

Questo significa che queste risorse andranno magari alle scuole, affinché organizzino corsi di formazione ai docenti. Ma il valore della Carta scenderà, come hanno confermato anche i sindacati della scuola a Fanpage.it. Non è chiaro quanti saranno i soldi a disposizione degli insegnanti, ma è probabile che la quota diminuisca di almeno un centinaio di euro. Sono per il momento ancora ipotesi, anche perché la Carta docente è in ritardo quest'anno: non era mai successo che la Carta non fosse attiva a novembre, l'erogazione del bonus normalmente avviene tra settembre e ottobre.

Ricordiamo che da quest'anno, con il decreto Scuola da poco approvato, sono state modificate le modalità d'utilizzo della Carta, che potrà essere impiegata anche per l'acquisto di servizi di trasporto, come treni o aerei.

Le novità della Carta docente nel 2026: vale anche per i trasporti

La principale novità che riguarda la Carta docente è per quest'anno l'allargamento della platea dei beneficiari, che includerà anche il personale docente precario con supplenze fino al 30 giugno e il personale educativo. Una novità non da poco, visto che dallo scorso anno scolastico la Carta era assicurata solo ai docenti con incarico di supplenza al 31 agosto.

Inoltre sono state introdotte alcune regole per l'acquisto di hardware e software: sarà possibile comprare questi dispositivi tecnologici solo ogni quattro anni. Quindi dall'anno scolastico 2025/206 tablet e pc potranno essere acquistati al primo accredito del bonus e poi di nuovo quattro anni dopo (quindi il prossimo acquisto potrà essere effettuato solo nel 2029).

Non solo restrizioni: da quest'anno tramite la Carta si potranno acquistare biglietti per i trasporti. Si potranno comprare titoli di viaggio per treni o aerei, e abbonamenti per i mezzi pubblici. Probabilmente però ci saranno alcuni paletti, per far sì che gli spostamenti siano collegati effettivamente alle attività di aggiornamento e formazione dei docenti. Ma non è ancora chiaro come verrà declinata la norma, e come si potrà impedire concretamente che la Carta venga usata anche per viaggi di svago. Su questo si attendono chiarimenti da parte del ministero di Viale Trastevere.

Quando sarà attivato il bonus per gli insegnanti

Non è chiaro quando partirà quest'anno la Carta docente. In teoria, secondo quanto indicato nel decreto Scuola, bisogna attendere l'emanazione di un decreto interministeriale, cosa che dovrebbe avvenire entro il 30 gennaio di ogni anno, per conoscere la platea esatta dei beneficiari, che da quest'anno include anche i precari con supplenza al 30 giugno e il personale educativo, oltre ai supplenti con contratti fino al 31 agosto. Lo ha ricordato anche la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti durante un question time, negando i ritardi e spiegando che la Carta potrà essere disponibile solo dopo l'individuazione precisa della platea dei beneficiari. E infatti la piattaforma sul sito del ministero risulta ancora bloccata. Per i sindacati si tratta di una motivazione inaccettabile, frutto di una decisione "gravissima e pretestuosa", che rischia di compromettere un diritto acquisito da parte della categoria. "È assurdo che il MIM debba attendere gennaio per conoscere questi dati, quando li ha già a disposizione" ha detto al FLC CGIL.

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