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Capodanno, non solo posti di blocco: scattano i controlli social per scoprire chi organizza le feste

Tolleranza zero per la notte di Capodanno, la linea del Viminale è chiara: verrà usato ogni mezzo possibile per controllare che si rispettino le regole messe in campo dal Governo per contenere i contagi da Covid-19. La ministra Lamorgese ha spiegato che “i controlli verranno fatti non soltanto sulle strade, ma anche online”. Perché “sappiamo che, tramite richiami sui social, qualcuno sta cercando di individuare delle strutture dove riunirsi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Non solo per strada, ma anche online. Il messaggio di Luciana Lamorgese, ministra dell'Interno, è chiarissimo: per la notte di Capodanno non si chiude nessun occhio, anzi, l'attenzione sarà altissima. Le regole da rispettare sono chiare: zona rossa, non si esce se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità, o per andare a trovare amici e parenti, ma solo in due e solo una volta al giorno. Il tutto – comunque – entro il limite del coprifuoco notturno, che questa sera, 31 dicembre, scatterà alle 22 e terminerà alle 7 del 1 gennaio. Nessuna festa e nessun assembramento sono permessi, ma c'è chi – da tempo – sta cercando il modo di aggirare le regole per passare il solito Capodanno in compagnia. Il messaggio del Viminale è chiaro: si farà tutto il possibile per evitare scenari in cui il virus potrebbe diffondersi. "Spero che ci sia un'attenta valutazione dei rischi di quello cui si può andare incontro non rispettando le norme volute dal Governo per il contenimento dei contagi", ha avvisato la ministra Lamorgese.

"I controlli verranno fatti non soltanto sulle strade – ha spiegato la ministra dell'Interno a Radio Capital – dove già abbiamo operato in questi giorni di zona rossa, ma anche online". Lamorgese ha insistito soprattutto su un punto: "Questa volta, per le feste, sappiamo che, tramite richiami sui social, qualcuno sta cercando di individuare delle strutture dove riunirsi". L'obiettivo del Viminale è intervenire "affinché si eviti di ripetere ciò che è successo questa estate, quando con le discoteche aperte e la partecipazione dei giovani si è determinato un diffondersi ulteriore del virus, bisogna assolutamente evitarlo".

Sono 70mila gli uomini in campo, "a cui va aggiunta la polizia municipale su tutto il territorio nazionale", ha spiegato la ministra. "Bisogna però dire che le sanzioni finora sono state poche – ha continuato Lamorgese – c'è un grande senso di responsabilità, e d'altra parte in un momento in cui è iniziata la fase delle vaccinazioni, e stiamo vedendo la luce dopo un lungo periodo buio, il senso di responsabilità sono convinta che continuerà a prevalere, anche in questa fine anno così diversa dagli altri anni". I controlli vengono fatti per evitare "danni ulteriori ora che la curva si sta abbassando", perché "sembra sciocco e non responsabile andare a fare feste non consentite".

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