Candidato M5S Palermo si ritira e viene insultato su Fb: “Mettiti sul barcone e torna al tuo Paese”

Alì Listì Maman, candidato al Consiglio comunale di Palermo per il Movimento 5 Stelle, ha deciso di ritirarsi dalla competizione elettorale, criticando aspramente il programma locale del M5S e le dinamiche interne al movimento. In una nota pubblicata attraverso il suo profilo Facebook, Listì Maman ha descritto il Movimento 5 Stelle palermitano come un luogo politico in cui la mancanza di confronto è totale: "Mi ero illuso di trovare all’interno del Movimento 5 Stelle un gruppo di persone che animate da buoni intenti fossero aperte alla collaborazione, al confronto, al lavoro di squadra che coinvolgesse tutti e non escludesse nessuno, alla valorizzazione delle conoscenze e delle esperienze diverse che ciascuno portava in dote. Purtroppo non è stato così, e per queste ragioni non mi sento più di proseguire un percorso politico nel quale sono certo non ci sarà spazio per il contributo che avrei offerto con le mie conoscenze, le mie idee ed i miei valori. Alla luce di queste mie riflessioni, che evidenziano una profonda distanza ideologica dal Movimento 5 Stelle nei modi e nei metodi della partecipazione al suo interno, e non essendo interessato ad una poltrona politica se questa non mi permetterà di dare il contributo pieno che vorrei come cittadino dentro le istituzioni, intendo ritirarmi dalla corsa elettorale in modo irrevocabile", si legge nella nota.
"Non voglio entrare nel merito, in questo mio particolare momento di dispiacere, degli episodi e dei particolari accaduti che mi hanno fatto maturare il dissenso che con dolore sto manifestando, ma desidero esprimere tutta la mia delusione per un Movimento che di fatto mi ha emarginato, ignorando il contributo possibile offerto con le mie proposte e mostrando un sostanziale disinteresse verso un mio fattivo coinvolgimento nel programma politico da presentare ai cittadini palermitani. Un programma politico che necessariamente, specie per una città piena di problemi come Palermo, deve rivelarsi innovativo e articolato in proposte precise e fattibili e che, a poco più di due mesi dal voto, paradossalmente non c’è, ridotto e sostituito in slogan banali e di debole significato", prosegue Listì Maman.
Dopo la pubblica rinuncia, il candidato pentastellato è passato dall'essere il candidato simbolo dell'accoglienza e dell'integrazione a "reietto" del M5S locale ed è stato subissato da insulti a sfondo razziale sui social network. . "Mettiti sopra un barcone, tu e i tuoi connazionali e andatevi a riprendere il vostro, invece di scappare come topi", "Vai a combattere nel tuo paese e non venire a rompere i coglioni nel nostro, non abbiamo bisogno di voi", "Non scassare la minchia e vattene al tuo Paese. Ma chi ti vuole!", "Tornatene in Africa" è il tenore di alcuni insulti pubblicati su Facebook. Altri utenti invece sostengono che Listì Maman sia una sorta di dissidente "pagato" dal Pd per portare scompiglio nel Movimento 5 Stelle.
Raggiunto al telefono da Fanpage.it, Alì Listì Maman ha dichiarato di essere sorpreso dalla reazione degli utenti e di alcuni simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. "La mia nota è molto dura, ma io non ho criticato il Movimento 5 Stelle, ma la mancanza di un confronto a livello locale, una dinamica interna. Il problema riguarda il M5S palermitano, parlo solo di quello, non ho mai voluto screditare il Movimento 5 Stelle ma piuttosto far notare anche ai vertici l'esistenza di difficoltà. Notando questa mancanza di confronto ho quindi deciso di fare questa rinuncia personale, mettere fine alla mia esperienza politica ed esternare questo malessere. Il mio abbandono arriva in ultima istanza, non si lascia certo a cuor leggero", spiega Listì Maman. "La mia nota voleva essere un modo per far capire in primis a noi del Movimento che esiste un problema da risolvere. Io non so se la questione sarà risolvibile e se mai si risolverà, però certamente va discussa". Alì Listì Maman ha poi proseguito spiegando di aver sottoposto il problema solo a livello locale, senza mai contattare qualche deputato nazionale o membro del direttorio per una questione di rispetto dei ruoli. "Il problema è solo a livello locale, quindi si discute tra noi. Ho ritenuto di dover parlare del problema con i responsabili del Movimento 5 Stelle di Palermo, gerarchicamente io non scavalco nessuno e rispetto i ruoli interni al nostro movimento. Se il problema è a livello locale, il mio referente può essere al massimo il candidato sindaco". Al momento il candidato sindaco di Palermo, Ugo Forello, non ha commentato la notizia. "Dovrei incontrarlo tra qualche giorno per parlargli, spero comunque prenderà posizione contro questi attacchi via social che mi sono pervenuti".