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Camera, quattro deputati vicini a Toti lasciano gruppo di Forza Italia: entrano nel Misto

Quattro deputati vicini al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, hanno lasciato il gruppo di Forza Italia alla Camera per passare a quello Misto. Negli scorsi giorni era già stato un altro esponente eletto a Montecitorio a lasciare gli azzurri per passare a Fdi. I quattro deputati che lasciano Fi sono: Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini e Alessandro Sorte.
A cura di Stefano Rizzuti
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Alcuni parlamentari vicini al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, hanno lasciato il gruppo di Forza Italia alla Camera per passare in quello Misto. A lasciare il gruppo forzista sono Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini e Alessandro Sorte. Ora i quattro deputati passeranno nel Gruppo Misto, non avendo i numeri per poter formare un proprio gruppo autonomo. L’ufficializzazione del passaggio è stata data in Aula dal vicepresidente di turno, Ettore Rosato, subito prima delle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Conte.

Durante la manifestazione di questa mattina organizzata da Fratelli d’Italia (e a cui ha partecipato anche la Lega) davanti a Montecitorio era presente anche lo stesso Toti. Un primo avvicinamento al mondo del centrodestra sovranista – dopo l’uscita da Forza Italia – a cui fa seguito la decisione dei quattro deputati di abbandonare il gruppo azzurro alla Camera. Inoltre un altro deputato, Galeazzo Bignami, ha già annunciato il suo passaggio a Fratelli d’Italia negli scorsi giorni.

Proprio in occasione della manifestazione di Montecitorio ha preso la parola Toti, rilanciando gli stessi messaggi veicolati da Giorgia Meloni e Matteo Salvini: “Di queste piazze ce ne dovranno essere tante, perché questo è un governo che farà danni al Paese. Quando un Governo si forma dentro ai palazzi, tra gli intrighi di quei palazzi, senza voto degli italiani, credo che il modo migliore per fare arrivare il nostro no sia quello di stare fuori da quei palazzi, nelle piazze dove le persone possono esprimere il loro dissenso. Dissenso che avrebbero voluto esprimere attraverso il voto ma non hanno potuto”. Il presidente della Regione Liguria aggiunge: “Io sono tra coloro che speravano che questo governo gialloverde concludesse la sua avventura, così è stato, forse troppo tardi ma abbiamo evitato tanti danni, la riforma Bonafede della giustizia, la chiusura domenicale dei negozi. Oggi dire che Salvini ha sbagliato a fare quello che tutti i governatori e gli amministratori del paese gli chiedevano mi sembra ingiusto”.

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