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Cambiano le scadenze fiscali, stop comunicazioni delle Entrate ad agosto e dicembre: le novità dal Cdm

Il Consiglio dei ministri ha approvato due provvedimenti in materia fiscale che da un lato – ha spiegato il viceministro Leo – rivoluzionano il rapporto tra Fisco e contribuente e dall’altro rivedono il calendario degli adempimenti.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo aver approvato, contestualmente allo scheletro della Manovra, il primo provvedimento sulla riforma dell'Irpef, il governo è tornato a occuparsi di materia fiscale. Oggi in Consiglio dei ministri ha approvato nuove norme per quanto riguarda la "razionalizzazione e la semplificazione in materia di adempimenti tributari" e ha modificato lo Statuto dei diritti del contribuente. "Abbiamo approvato due provvedimenti importanti. Nel primo facciamo chiarimenti su quello che è lo Statuto del contribuente, una normativa entrata in vigore 23 anni fa e che quindi richiedeva un aggiornamento. Abbiamo poi semplificato il rapporto tra fisco e contribuente e abbiamo introdotto dei meccanismi di autotutela, per cui quando l'amministrazione sbaglia deve correggere gli atti", ha commentato il viceministro Maurizio Leo, in un punto stampa con i giornalisti al termine del Cdm. "Nel secondo provvedimento abbiamo modificato gli adempimenti del contribuente, le dichiarazioni e i termini dei versamenti. È tutto semplificato", ha aggiunto.

Le novità sono diverse. In primis cambia il calendario delle scadenze fiscali, con l'anticipo dal 30 novembre al 30 settembre del termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di IRAP. Invece, per i soggetti IRES è previsto un anticipo "dall'ultimo giorno dell'undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d'imposta all'ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d'imposta".

Sempre in materia di calendario, per tutto il mese di agosto e tutto quello di dicembre viene sospeso l'invio degli Atti dell'Agenzia delle entrate, "salvo casi di indifferibilità e urgenza". Leo su questo punto ha commentato: "Ad agosto e dicembre i contribuenti verranno lasciati tranquilli, è tutto nella logica della semplificazioni".

Il viceministro ha anche fatto sapere che "in tempi molto rapidi" il governo interverrà sulla questione delle sanzioni. L'obiettivo degli interventi approvati oggi era la semplificazione dell'intero sistema, per cui dal prossimo anno ci sarà un nuovo meccanismo di interazione con il contribuente, basato sulle informazioni a disposizione dell'Agenzia delle Entrate, che verranno direttamente proposte nell'apposita area riservata e potranno poi essere confermate o modificate con dei semplici passaggi. Questi dati saranno poi automaticamente inseriti nella propria dichiarazione dei redditi.

Viene poi istituito il Garante del contribuente, nominato dal ministero delle Finanze ogni quattro anni. Potrà essere scelto tra "magistrati, professori universitari di materie giuridiche ed economiche, notai, in servizio o a riposo; avvocati, dottori commercialisti e ragionieri collegiati, in pensione, designati in una terna formata dai rispettivi ordini nazionali di appartenenza". Inoltre, lo Statuto del contribuente viene rafforzato da un punto di vista legislativo, conformandone le disposizioni "alle norme della Costituzione rilevanti in materia tributaria, ai principi dell'ordinamento dell'Unione Europea e alla Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo".

Il Cdm ha inoltre approvato il disegno di legge sulla promozione delle zone montane che disciplina, tra le altre cose, una serie di agevolazioni per i docenti che prestano servizio presso le scuole di montagna. Tra queste ricade anche l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo ai fini delle graduatorie provinciali di supplenza per gli insegnanti “che abbiano prestato servizio nelle scuole di montagna, ricadenti in territori montani che presentino una situazione di particolare disagio socio – economico”. Il governo, invece, oggi non ha esaminato il decreto Energia, come si supponeva invece inizialmente, rinviando il tutto alla prossima settimana. Nei giorni scorsi alcune indiscrezione della stampa parlavano del rinvio della fine per il mercato tutelato dell'energia elettrica, ma al momento niente è stato confermato.

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