Calabria, nel Csx si litiga sul candidato, l’audio di Avs: “Scelta spetta a noi, non accettiamo veti da Pd e M5s”

Sembrava che l'individuazione del candidato del centrosinistra per le elezioni regionali in Calabria, dove si vota i prossimi 5 e 6 ottobre, fosse a un passo, e invece la strada sembra di nuovo in salita.
Il nome più probabile sembrava quello dell'europarlamentare Pasquale Tridico (M5s), economista, ex presidente dell'Inps, ma non è così scontato. Sul tavolo ci sarebbero anche i nomi di Flavio Stasi (Avs), Vittoria Baldino (M5s) e Nicola Irto (Pd). Lunedì, al tavolo convocato dal centrosinistra, tutto sembrava pronto per l'investitura ufficiale di Tridico, appoggiata dal Pd e della segretaria Schlein. Per il momento il candidato più forte sembra aver rinunciato, per paura di essere bruciato.
E mentre si cerca la quadra, Avs ha già alzato la voce, sostenendo di avere il diritto di indicare il nome in Calabria. Lo ha detto molto chiaramente il segretario regionale di Sinistra italiana Pignataro, alla riunione di lunedì: "Sarebbe lesivo e grave se ci fossero accordi calati dall’alto o tavoli paralleli. L’onere della proposta per la Calabria spetta a noi di Avs, forza in ascesa a livello nazionale e regionale. Esigiamo pari dignità tra le forze politiche".
Ma non è tutto. Pignataro ha lanciato la sfida agli alleati in coalizione, con un lungo vocale che avrebbe fatto arrabbiare la leader dem Elly Schlein. Un lungo vocale di 11 minuti, che è stato inviato il 12 agosto nel gruppo Whatsapp dei dirigenti di Sinistra italiana, e che suona come un avvertimento per il Pd e per il M5s.
Cosa c'è nell'audio di Pignataro (Avs) sulle prossime elezioni in Calabria
Nell'audio Pignataro, di cui dà conto Open, informa i suoi di una serie di punti messi in fila dalla deputata pentastellata Orrico, "questioni irrinunciabili" da inserire in un programma di governo, come sanità pubblica, no al Ponte, questioni ambientali, salario minimo regionale, reddito di dignità. "Se questi punti si accettano si può andare avanti, se no abbiamo due ricette diverse per la Calabria", dice Pignataro nell'audio.
L'affondo di Pignataro: "Il Pd vuole porre freno a candidatura Avs"
Poi però iniziano le accuse del segretario di Sinistra italiana: l'appoggio a Tridico non è altro che una strategia dei dem per "porre un freno a un’eventuale candidatura di Avs".
In un altro passaggio poi Pignataro dice che all'interno del Pd c'è un veto politico verso Flavio Stasi, giovane sindaco di Corigliano-Rossano, uno dei nomi che Avs stava valutando tra i possibili candidati, insieme a quello di Mimmo Lucano. Secondo Pignataro, a osteggiare la candidatura sarebbe il gruppo del senatore Nicola Irto, uno dei papabili per la corsa alle regionali. Ma, secondo Pignataro, l'ostacolo potrebbe essere aggirato, perché nella riunione regionale di lunedì sarebbe emersa una certa convergenza su quel nome, con il possibile sostegno. di Italia Viva, Più Europa, Rifondazione, Demos.
Su Stasi Pignataro insiste nel vocale: "È un fatto assolutamente dirimente. Non possiamo accettare un veto, a qualsiasi livello, su qualsiasi nostra scelta, nell'unica regione in cui poniamo candidature, mentre noi non abbiamo mai posto veti su nessun candidato del Pd o del M5S. Siamo sempre leali, anche verso candidature che non sono le nostre".
Dal Pd naturalmente non hanno gradito. I dem a livello regionale hanno criticato l'audio, parlando di un comportamento "imbarazzante" da parte di Pignataro: "Ma ci rendiamo conto chi hanno scelto come segretario? Tu dai informazioni non necessarie ai militanti". Resta da capire come si riuscirà a risolvere il complicato rebus.