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Botta e risposta in Aula, Salvini: “Ci sono ritardi da trent’anni”. Renzi: “È un attacco a Berlusconi”

Matteo Salvini ha detto in Senato che il governo Meloni sta recuperando i ritardi di “trent’anni” di mancati investimenti. Matteo Renzi dall’Aula ha risposto: “Ingeneroso e poco elegante l’attacco a chi ha governato più di tutti negli ultimi trent’anni, Silvio Berlusconi”. Salvini ha anche annunciato una nuova proposta di sanatoria edilizia, per “piccole difformità interne”.
A cura di Luca Pons
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Matteo Salvini si è presentato al Senato per rispondere alle interrogazioni del question time e ha toccato diversi temi: ha comunicato che il progetto definitivo per il ponte sullo Stretto di Messina è stato aggiornato, e ha lanciato la nuova sanatoria edilizia su cui la Lega lavorerà, per le "piccole difformità interne". Prima di tutto però ha avuto uno scambio di battute acceso con Matteo Renzi, che lo aveva interrogato sui fondi del Pnrr gestiti dal suo ministero.

Renzi: "Trent'anni di ritardi? Berlusconi ha governato più di tutti, ingeneroso attaccarlo"

L'ex presidente del Consiglio ha chiesto se ci sia il rischio di "non spendere tutti i soldi che stiamo ricevendo con il Pnrr", rinfacciando a Salvini che proprio lui, dichiaratamente contrario all'Unione europea, si trovi a gestire miliardi di fondi comunitari. All'inizio della sua risposta, il ministro dei Trasporti ha attaccato: "In questi quindici mesi di governo stiamo recuperando decenni di mancati investimenti dei governi da lei presieduti e dei partiti di sinistra da lei presieduti. Chiaro che in quindici mesi non recuperi trent'anni, ma mi sembra che questa maggioranza stia dando un segno".

Nella replica, però, Renzi ha contestato: "Ha detto che negli ultimi trent'anni ho governato io: non me n'ero accorto. Lei è stata al governo più giorni di quanto lo sono stato io. Ricordo che nella scorsa legislatura lei ha governato per tre anni e mezzo su quattro anni e mezzo, soltanto per un anno siamo riusciti a mandarla a casa". Per poi aggiungere: "Soprattutto mi sembra ingeneroso e poco elegante il suo attacco al presidente del Consiglio che ha governato più di tutti in questi ultimi trent'anni, che si chiama Silvio Berlusconi e che rappresentava la maggioranza di cui anche lei faceva parte".

La proposta di sanatoria edilizia di Salvini

Rispondendo poi a una domanda dedicata al disagio abitativo, prima il ministro ha detto che per l'edilizia popolare si sta lavorando a sistemare "circa 100mila alloggi", di fronte a un fabbisogno "di almeno 250mila alloggi". Poi ha cambiato argomento, dedicandosi a "un enorme problema che sta intasando gli uffici tecnici comunali in tutta Italia". Ovvero, le case con delle irregolarità edilizie che devono essere messe in regola prima di essere vendute o comprate.

Salvini ha subito specificato: "Si parla di difformità interne. Chiaro che gli immobili abusivi in aree a rischio idrogeologico, alle pendici dei vulcani, in aree protette, sono fuori dalla discussione e assolutamente da azzerare". La sanatoria, invece, riguarderebbe "le piccole difformità interne: l'antibagno, la parete, la cameretta in più se ti nasce il figlio, la finestra, il soppalco, la veranda". Per questo, ha annunciato, "stiamo lavorando su una proposta di legge" che dovrebbe intervenire "su intolleranze costruttive di parziali difformità interne". Di fatto, si tratterebbe di un intervento per permettere di pagare per sanare le irregolarità, invece di correggerle: si permetterebbe agli enti locali di incassare una quantità di denari che altrimenti non incasserebbero mai".

Ponte sullo Stretto, aggiornato il progetto definitivo: "Via ai lavori nel 2024"

Infine, Salvini ha risposto riguardo al ponte sullo Stretto di Messina. Oggi il progetto definitivo dell'opera è stato aggiornato ufficialmente, e ora si procederà a rivedere il progetto esecutivo. Il ministro ha detto che "le ricadute occupazionali e di maggior ricchezza grazie al ponte" saranno "distribuite su tutto il territorio nazionale: la prima Regione per incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia". Poi ha ribadito le scadenze: "L’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire al traffico stradale e ferroviario nel 2032, lo stesso anno in cui il primo treno attraverserà la Tav Torino-Lione e partirà la nuova metropolitana a Roma. La decarbonizzazione si fa così, non imponendo per legge le auto elettriche made in China".

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