video suggerito
video suggerito

Boschi: “Nelle prossime settimane più spazio al referendum”. M5S: “Superato il ridicolo”

A margine di un convegno a Trento, il ministro Boschi annuncia che nelle prossime settimane verrà ampliato lo spazio informativo dedicato al referendum costituzionale del prossimo novembre. Dura la reazione del Movimento 5 Stelle: “Renzi e accoliti non sanno più che pesci pigliare”.
A cura di Charlotte Matteini
118 CONDIVISIONI
boschi-senato-rif-ren-5

A margine del convegno "Dialoghi di democrazia solidale" tenutosi a Trento, il ministro delle riforme e dei rapporti con il parlamento, nonché autrice del testo di riforma costituzionale che a novembre dovrà essere confermato o rigettato dagli elettori mediante referendum, ha dichiarato che nelle prossime settimane sarà dato più spazio alla tematica, in vista della consultazione elettorale. "Il Sì o il No alle riforme passano dall'appuntamento referendario. Il percorso di riforme non è cominciato il 22 febbraio 2014, ma il 22 aprile 2013 quando il Presidente Giorgio Napolitano, in Parlamento, ha tenuto il suo discorso dando disponibilità a un secondo mandato, con un intervento molto netto e molto forte, in cui in modo puntuale richiamò tutte le componenti politiche" e mise i parlamentari davanti alle inconcludenze degli anni precedenti, ha commentato il ministro Boschi.

"La partecipazione attiva è un modo di confrontarsi e rispondere alle domande su un tema così importante, è giusto aiutare chi ha dei dubbi a superarli, con informazioni e strumenti in più. Il nostro lavoro e la centralità che abbiamo voluto attribuire alle riforme non è una nostra invenzione", ha proseguito Maria Elena Boschi. Pochi giorni fa Massimo D'Alema, dal palco della Festa dell'Unità di Catania, aveva criticato il governo proprio sul punto "informazione", sostenendo che i cittadini non stessero usufruendo del diritto a essere informati circa le ragioni del sì e del no al referendum, soprattutto per quanto riguarda la tv pubblica.

Le parole del ministro non sono cadute nel vuoto, ma hanno provocato la dura reazione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha diramato una dura nota a commento delle dichiarazioni di Boschi: "Ormai abbiamo superato il ridicolo e siamo arrivati all'indecenza. Renzi dice una cosa e dopo un quarto d'ora la smentisce. Non sarà mica stato contaminato dallo stesso morbo del suo padrino Berlusconi? Per mesi il capo del governo ci ha parlato di cataclismi in caso di vittoria del no, legando l'esito del referendum alla sua permanenza al governo, ed ora continua a smentire se stesso e la Boschi che, addirittura, irresponsabilmente, aveva paventato una minore sicurezza in Italia, nel caso di una sconfitta del sì, e un conseguente aumento del rischio terrorismo. Ma come, dopo la sempre più probabile sconfitta al referendum, non ci sarà più il diluvio universale? Lo dica anche al ministro delle Riforme che, insieme a lui, ha sempre sostenuto il contrario", si legge nel testo firmato dai parlamentari M5S della commissione Affari Istituzionali. "Evidentemente, sondaggi alla mano, Renzi e accoliti non sanno più che pesci pigliare, ma continuano a prendere in giro i cittadini non indicando la data della consultazione popolare. Questo atteggiamento è grave e dimostra che non hanno a cuore le sorti del Paese, ma solo i loro interessi di bottega. Invece di parlare a vanvera il presidente del Consiglio indichi la data nella quale i cittadini potranno esprimersi sull'obbrobrio targato Renzi-Boschi-Verdini”, conclude la nota.

Esattamente come poche settimane fa, quando il ministro delle riforme dichiarò che "chi vota no al referendum non rispetta il lavoro del Parlamento", le dichiarazioni della Boschi hanno dato il via a una polemica politica piuttosto accesa.

118 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views