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Bonus psicologo, via libera all’aiuto una tantum da 600 euro: chi potrà richiederlo e da quando

Con l’ok al decreto Milleproroghe entro un mese partirà il contributo per accedere alle cure psicologiche: 16mila persone potranno fare circa 12 sedute.
A cura di Giacomo Andreoli
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Il bonus psicologo da 600 euro sta per arrivare. Dopo le richieste pressanti da parte di diversi partiti politici e le voci a favore che si moltiplicavano nella società civile, tra valanghe di commenti sui social e interventi diretti di diverse associazioni, ora il contributo è stato scritto nero su bianco. È stato infatti approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera un apposito emendamento al decreto Milleproroghe. Non significa ancora un ok definitivo, ma entro pochi giorni o al massimo qualche settimana il decreto dovrebbe diventare legge. A quel punto ministero della Salute e ministero dell'Economia avranno 30 giorni di tempo per attuare la norma.

In campo ci sono 20 milioni di euro: 10 per potenziare le strutture del Sistema sanitario nazionale e altri 10 per fornire gli assegni. Si tratterà di un aiuto una tantum e, considerando una spesa media di una seduta di psicoterapia da 50 euro, se ne potranno fare 12. Sarà in ogni caso indispensabile avere un Isee sotto ai 50mila euro. Il contributo, in base alle fasce di reddito, potrebbe arrivare a interessare circa 16mila persone.

Bonus psicologo, come richiederlo

Il bonus fornito dallo Stato ha la ratio di combattere l'aumento delle condizioni di stress, ansia, depressione e fragilità psicologica determinata dal Covid. I lockdown, la dad, lo smart working e le restrizioni sociali hanno pesato molto sulla salute psichica delle persone, con difficoltà sempre più evidenti per molti. Per ora non sono state ancora definite modalità precise per accedere al contributo. Per fare domanda, infatti, servirà seguire la procedura indicata dal decreto attuativo del ministero della Salute e dell'Economia. Lì saranno specificati anche ulteriori requisiti oltre a quelli definiti dalla cornice generale dell'emendamento. In alcune Regioni, però, ci sono già servizi sovvenzionati con fondi pubblici.

Codacons e Ordine degli Psicologi: "Serve di più"

Il bonus è stato sostanzialmente bocciato dal Codacons. L'associazione che tutela i diritti dei consumatori la considera infatti una misura spot che non risolve davvero tutti i problemi, mentre chiede interventi ben più strutturali. Per l'Ordine nazionale degli psicologi si tratta di un passo in avanti, ma sarebbero necessari più servizi ad hoc nelle Asl. Quelli esistenti al momento, infatti, vengono definiti «carenti». La proposta dell'Ordine è quindi di creare consultori con soli psicologi nei distretti sanitari e avere uno psicologo di base in ogni Casa di comunità, il luogo con servizi h24 forniti da medici e infermieri in varie Regioni. Inoltre viene chiesto al governo di disporre più fondi per incrementare in generale il numero degli psicologi nella sanità pubblica.

Il presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine David Lazzari dice ai microfoni di Fanpage.it che le difficoltà e fragilità di carattere emotivo riguardano oggi «un terzo della popolazione e quasi metà dei giovani, per cui on queste cifre il problema è sociale e richiede che la società si attrezzi per affrontarlo efficacemente».

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