Bonus giovani anche nel 2026, il decreto Milleproroghe lo rinnova: cosa sappiamo

Il bonus giovani torna anche nel 2026. La bozza del decreto Milleproroghe proroga di un altro anno, fino al 31 dicembre 2026, l'incentivo per le assunzioni stabili di under 35 che non sono mai stati occupati con contratto a tempo indeterminato. Il bonus consiste nell'esonero totale per i datori di lavoro dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, con un tetto di 500 euro al mese, che possono salire a 650 euro al mese per le imprese all'intero della Zes (Zona economica speciale). Esteso per altri 12 mesi anche il bonus donne, lo sconto contributivo per le lavoratrici svantaggiate. Ecco cosa sappiamo.
Cosa c'è nel dl Milleproroghe: bonus giovani, donne e Zes anche nel 2026
La bozza del decreto Milleproroghe si compone di 16 articoli e attende di essere varata dal Consiglio dei ministri. Tra le principali novità il rinnovo al 2026 per le misure di incentivo all'occupazione stabile, con esoneri al 100% dei contributivi a carico dei datori di lavoro. Varrebbe quindi per tutto il 2026 il bonus giovani, fino a un massimo di 500 euro per 24 mesi, quello per l'assunzione di lavoratrici svantaggiate fino a un massimo di 650 euro al mese per 24 mesi e l'incentivo per le assunzioni da parte di imprese collocate all'interno della Zes (Zona economica speciale) del Mezzogiorno.
In tutti e tre i casi si tratta di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per massimo due anni, per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per i passaggi di contratto, da part-time a full time. Ad oggi, possono beneficiare del bonus giovani, entro un massimo di 500 euro, gli under 35 che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato finora.
A quanto si apprende, per quel che riguarda il bonus donne, l'esonero interessa le lavoratrici che siano prive di un impiego regolarmente retribuito, ovunque residenti; oppure che risultino prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e residenti nelle regioni della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno; o ancora le lavoratrici che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da una marcata disparità occupazionale di genere. L'incentivo, con esclusione di premi e contributi dovuti all'Inail, può arrivare fino a 650 euro al mese per ciascuna lavoratrice. Attualmente lo stesso limite è previsto per l'esonero contributivo previsto per le assunzioni dell'area Zes per il Mezzogiorno, che comprende Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna e da quest'anno anche Umbria e Marche.