video suggerito
video suggerito

Bonus Elettrodomestici: fino a 200€ di sconto immediato, ma con fondi limitati e regole rigide

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che dà il via al bonus elettrodomestici: un contributo fino a 200 euro per l’acquisto di grandi apparecchi efficienti e made in EU. Ma le risorse sono limitate, e la corsa al voucher sarà una vera gara a tempo.
A cura di Francesca Moriero
0 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo settimane di attesa, è arrivata la pubblicazione ufficiale: il decreto che regolamenta il tanto atteso bonus elettrodomestici è stato inserito nella Gazzetta Ufficiale; una misura pensata per sostenere le famiglie nell'acquisto di grandi elettrodomestici più efficienti e meno inquinanti, promuovendo al contempo la produzione europea e il risparmio energetico domestico. Ma dietro l'annuncio ci sarebbe però un meccanismo complesso e, soprattutto, fondi limitati che rischiano di esaurirsi molto in fretta.

Un'agevolazione pensata per le famiglie, con limiti precisi

Il bonus consiste in un voucher pari al 30% del prezzo di acquisto, che può arrivare fino a 100 euro per la maggior parte dei cittadini, e fino a 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25mila euro. Non si tratta però di un rimborso post-acquisto: lo sconto avverrà infatti direttamente al momento del pagamento, grazie a una piattaforma digitale apposita gestita da PagoPA, con la collaborazione operativa di Invitalia. Un elemento fondamentale da considerare è poi che il contributo non sarà illimitato: verrà concesso in ordine cronologico, tramite un classico sistema "click day", e solo fino a esaurimento dei fondi. A disposizione, al momento, ci sono 50 milioni di euro, una cifra non certo trascurabile, ma che rischia di venire assorbita in poche ore una volta aperta la piattaforma.

Cosa si può acquistare: solo grandi elettrodomestici UE

La misura è molto chiara su un punto: non tutti gli apparecchi rientrano nel bonus. Sono infatti sette le categorie di prodotti ammesse, e tutte devono essere prodotte all'interno dell'Unione europea. Le condizioni minime di efficienza energetica sono altrettanto precise:

  • Lavatrici e lavasciuga: classe energetica minima A
  • Forni: almeno classe A
  • Cappe da cucina: non inferiore a classe B
  • Lavastoviglie: almeno classe C
  • Asciugabiancheria: minimo classe C
  • Frigoriferi e congelatori: almeno classe D
  • Piani cottura: devono rispettare il regolamento UE 66/2014

Fuori dalla lista restano piccoli elettrodomestici come frullatori, aspirapolvere o asciugacapelli, che pur rientrando spesso nella vita quotidiana, non sono considerati prioritari per l'obiettivo di riduzione dei consumi energetici.

Un solo acquisto per famiglia, con obbligo di smaltimento

Ci sarebbe poi un'altra condizione importante: per accedere al bonus, infatti, il nucleo familiare dovrà dismettere un elettrodomestico obsoleto della stessa categoria: lo smaltimento deve essere certificato e sarà compito del rivenditore raccogliere e caricare i documenti sulla piattaforma. Ogni famiglia potrà acquistare un solo prodotto con lo sconto, e il voucher sarà intestato a un maggiorenne tramite il codice fiscale, con una validità limitata nel tempo. Superato il termine indicato, il buono non sarà più utilizzabile.

Come e quando si potrà accedere

La gestione operativa sarà affidata a PagoPA, mentre le verifiche sui requisiti e sull'ISEE saranno automatizzate attraverso i collegamenti con le banche dati dell'INPS. Il sistema consentirà una gestione semplificata per i cittadini, ma non sarà subito disponibile: secondo le tempistiche tecniche indicate, saranno necessari almeno 30 giorni dalla pubblicazione del decreto affinché la piattaforma sia pienamente operativa. Il ministero ha già anticipato che, per questa ragione, l'ipotesi iniziale di utilizzare il bonus entro la fine dell'anno è stata accantonata; le date precise di attivazione saranno contenute in un decreto direttoriale atteso a breve.

I rivenditori: rimborsi dopo verifica

Anche per i negozianti il sistema prevede un iter dettagliato: i venditori dovranno infatti registrarsi sulla piattaforma e caricare i documenti relativi sia alla vendita che allo smaltimento del vecchio apparecchio. Dopo la validazione, il venditore riceverà un anticipo del rimborso, così da non restare scoperto dopo aver applicato lo sconto.

Un test per il futuro

L'incentivo, varato inizialmente per il 2025, non è pensato come un'azione spot. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già fatto sapere, infatti, di voler prolungare la misura anche per il 2026 e il 2027, valutando estensioni e miglioramenti in base all’esito del primo anno di attuazione. Il bonus elettrodomestici si presenta, dunque, come una scommessa verde, con l'obiettivo di rinnovare il parco elettrodomestici italiano e tagliare i consumi. Ma sarà anche un banco di prova per la capacità del sistema pubblico di gestire in modo trasparente ed efficiente incentivi digitali, senza penalizzare i cittadini meno tecnologici o più lenti nell'invio delle richieste.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views